Case Nuove, il Pd non ci sta
«No al quartiere a luci rosse»

Dura critica all’ipotesi ventilata dalla Lega Nord per ovviare alla problematica della prostituzione lungo le strade

«Non scherziamo. L’idea per il futuro di Case Nuove è un quartiere a luci rosse con la riapertura dei bordelli?»

Dopo il rilancio del sindaco Guido Colombo che guarda alla Svizzera come esempio da imitare per la regolarizzazione della prostituzione e invita i cittadini a sottoscrivere la proposta referendaria di modifica della legge Merlin (legge che ha chiuso le case di tolleranza), il capogruppo del partito democratico Jimmy Pasin insorge una seconda volta.

«Ho protocollato stamattina (ieri, ndr) la richiesta della convocazione della commissione Pgt per parlare espressamente delle “boutade” del sindaco su Case Nuove che, a quanto pare, non è più neanche una boutade di ferragosto», incalza Pasin.

«Parlare della riapertura delle case chiuse non è un’idea per la trasformazione della frazione delocalizzata», rimarca il consigliere comunale richiamando il sindaco Colombo a precise responsabilità.

Entro il 10 gennaio del nuovo anno, l’amministrazione comunale sommese dovrà, infatti, aver prodotto un piano specifico su Case Nuove. È quanto è stato deciso con l’approvazione del piano di governo del territorio, nel consiglio comunale di inizio luglio: sei mesi di tempo per un focus preciso sulla frazione con un piano mirato per la sua trasformazione.

«Il desiderio del sindaco è quello di avere una casa di tolleranza vicino alla scuola aeronautica? Vicino agli studenti anche minorenni che frequentano le lezioni a Case Nuove?» domanda Pasin. E ancora: «Gli alberghi della frazione si nutrono di turismo sessuale? Lo si chiarisca nel Pgt».

Il consigliere Pd, nonché vicepresidente della commissione Pgt, attende una risposta e conta nella convocazione della riunione entro i primi giorni di settembre. Intanto ricorda il nulla di fatto: «Il sindaco ha cercato di far credere di un proprio interessamento per Case Nuove girando un filmatino l’anno scorso sullo stato di degrado della frazione, ma poi nulla è avvenuto. Si è trattato di una semplice denuncia fine a se stessa», commenta Pasin.

«Nemmeno gli otto anni impiegati per redigere il Pgt sono bastati per avere un progetto sulla frazione abbandonata a se stessa. Ora in sei mesi cosa sarà proposto?»

Il capogruppo democratico vuole un confronto serrato, «faccia a faccia» con il sindaco Guido Colombo. «Con piacere registro che nessuna consigliera comunale è entrata nel merito della proposta lanciata dal primo cittadino che denota una mentalità maschilista».

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