Casinò, spunta un nuovo concorrente

Nel pomeriggio al Pirellone si discute la mozione per riaprire la struttura di San Pellegrino (Bergamo). Sarebbe la quinta casa di gioco. Protesta il consigliere lariano Dotti: «A rischio 530 posti di lavoro»

Un nuovo casinò in Val Brembana, a San Pellegrino Terme.

Di una possibile apertura della quinta casa da gioco italiana - dopo quelle di Campione, Venezia, Saint Vincent e Sanremo - si torna a discutere questo pomeriggio al Pirellone, il cui consiglio è chiamato a esprimersi su una mozione presentata dall’ex sindaco di Bergamo Roberto Bruni (Patto civico). Con altri consiglieri del Nuovo centro destra, di Forza Italia, della Lega e del Pd (ovviamente tutti bergamaschi), Bruni chiede che - dopo la riapertura e il grande successo delle vecchie terme di San Pellegrino - la Regione faccia tutto il possibile per ottenere un via libera all’inaugurazione di un casinò, peraltro all’interno di un edificio che già ne ospitò uno, rimasto attivo fino al 1917.

La notizia sta già suscitando un certo dibattito, alimentando anche qualche timore, vista l’aria che tira a Campione, la cui casa da gioco rischia di dover fronteggiare un ulteriore competitor, oltre a quelli già attivi a Mendrisio e a Lugano, in Canton Ticino. Così i consiglieri regionali si dividono, più per ragioni di campanile che di partito - i comaschi da una parte, i bergamaschi dall’altra - tirando in ballo, gli uni e gli altri , lo stesso argomento, cioè la presunta deregulation del gioco d’azzardo.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MARTEDÌ 13 gennaio 2015

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