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Venerdì 16 Gennaio 2009
Caso Eluana: Udine ha detto "no"
E Sacconi è indagato Roma
Il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, è stato indagato dalla Procura di Roma con l'accusa di violenza privata, in merito al caso di Eluana Englaro. Gli atti, predisposti in seguito ad una denuncia dei radicali,dopo che ieri la casa di cura di Udine aveva deciso di non accogliere la giovane Eluana.
La decisione dopo che la Casa di Cura Città di Udine aveva deciso di non accogliere Eluana Englaro. Lo comunica ufficialmente la stessa casa di cura, motivando la decisione con il "groviglio" di norme e competenze sovrapposte tra Stato e regioni. La clinica spiega "di trovarsi costretta a ritirare la propria disponibilità ad ospitare la signora Eluana Englaro e l'equipe di volontari esterni per l'attuazione del decreto emesso dalla Corte d'Appello di Milano il 9 luglio 2008, ratificato dalla Corte di Cassazione a sezioni riunite lo scorso novembre. Le ragioni di questa sofferta decisione, che viene assunta con amarezza, sono da ascriversi alla disamina circa il "groviglio" di norme amministrative e la possibile sovrapposizione di competenze esistenti tra Stato e Regioni". "In sostanza - spiega la casa di cura in una nota - gli approfondimenti condotti portano a ritenere probabile che, nel caso si desse attuazione all'ospitalità della signora Englaro per il protocollo previsto, il ministro potrebbe assumere provvedimenti che - per quanto di validità temporanea proprio in virtù delle specifiche pertinenze delle Istituzioni - metterebbero a repentaglio l'operatività della struttura, e quindi il posto di lavoro di più di 300 persone, oltre che di quelli delle società controllate, ed i servizi complessivamente erogati alla comunità". "Di fronte ad una tale concreta prospettiva - prosegue il comunicato - la Casa di Cura ha dunque dovuto rinunciare a portare avanti un'azione concepita con l'unico scopo di dare al signor Beppino Englaro il supporto logistico per esaudire la volontà della figlia. Al termine di questa penosa vicenda, va sicuramente rivolto un sentito ringraziamento alle tante persone che, in vari modi, hanno manifestato concreta solidarietà ed appoggio ad una decisione coraggiosa che è stata portata avanti fin quando è stato possibile. Tanti sono stati gli attestati di stima, provenienti da tutta Italia".
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