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Mercoledì 21 Gennaio 2009
Caso Englaro, il Tar Lombardia
discute il "no" della Regione
E' prevista per questa mattina la sentenza del Tar della Lombardia sul ricorso della famiglia Englaro dopo il "no" della Regione Lombardia ad accogliere la giovane Eluana per l'ultimo viaggio, così come ha legittimato la Corte di cassazione. Intanto si riapre il dibattito dopo la decisione del Piemonte di offrire le sue strutture sanitarie.
L'istanza di sospensione era stata depositata dai familiari di Eluana, in stato vegetativo permanente da 17 anni, il 31 dicembre scorso. Ma già a novembre era stato presentato il ricorso, con riserva di sospensiva, contro la decisione di settembre della Regione. Dopo l' ordinanza del 9 luglio della Corte d'Appello di Milano, che autorizzava a sospendere il trattamento su Eluana, Beppino Englaro aveva infatti chiesto alla Lombardia di mettere a disposizione una struttura sanitaria. Ma il 3 settembre era arrivata la lettera di risposta del direttore generale della sanità della Regione, Carlo Lucchina. «Il personale sanitario non può sospendere l'alimentazione e l'idratazione artificiale - c'era scritto - perchè verrebbe meno ai suoi obblighi personali e di servizio».
Una decisione che aveva chiuso a Eluana le porte di tutte le strutture sanitarie pubbliche a private in Lombardia, ma che ora potrebbe essere dichiarata illegittima dalla terza sezione del Tar Lombardo. Le conseguenze potrebbero essere diverse, fino a quella di trovare una formula per costringere la Regione ad accogliere la richiesta degli Englaro e obbligare la direzione sanitaria a mettere a disposizione una struttura.
In questi mesi la ricerca di un letto d'ospedale dove far morire Eluana è andata avanti. Ora sembra aperta la strada del Piemonte. Prima si erano fatte avanti e poi tirate indietro altre regioni. C'è stata una reale disponibilità del Friuli che poi si è tirato indietro dopo l'intervento del ministro Sacconi. «Siamo pronti a valutare ogni disponibilità», ripete papà Beppino. Dal punto di vista legale l'unica strada aperta rimasta sembra invece il ricorso al Tar contro la regione Lombardia. «Eluana è una cittadina a carico di questo servizio sanitario regionale - dicono i legali - e quindi questo servizio sanitario regionale deve farsi carico di applicare l'ordinanza di interruzione dell'alimentazione».
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