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Lunedì 12 Gennaio 2009
Caso Englaro, strigliata ai politici
Ed è polemica sul papà da Fazio
Il caso di Eluana al centro di una doppia polemica. Per primo a scendere in campo è stato il presidente della Consulta, Flick, che harichiamato la politica a porre fine a questa paralisi e a decidere sui temi etici. Ma è anche polemica sulla presenza ieri sera di papà Beppino alla trasmissione di Fazio.
Giovanni Maria Flick sollecita il Parlamento a legiferare sui «nuovi diritti fondamentali», su quei diritti dagli «incerti confini» come le unioni dei gay, il testamento biologico e il trattamento dei malati termini o in coma: «Eludere queste domande- ammonisce il presidente della Consulta, al convegno sulla Costituzione promosso dalla Luiss- significa delegare le risposte, caso per caso, agli organi giurisdizionali, talvolta privi di precisi referenti normativi, com'è avvenuto- sottolinea Flick parlando davanti al capo dello Stato- nel drammatico caso di Eluana Englaro». Un caso «avvertito a livello istituzionale e non solo etico», come dimostra il fatto- ricorda- che la Corte costituzionale è stata chiamata a sbrogliare un conflitto di interessi tra magistratura e Parlamento.
Ecco, si eviti «il rischio- dice Flick- di uno squilibrato rapporto tra legislazione e giurisprudenza, una sorta di paralisi del legislatore contrapposta a un attivismo creativo dei giudici».
Intanto, il segretario della Dc per le Autonomie Gianfranco Rotondi, ha telefonato al presidente della commissione di Vigilanza Rai, Riccardo Villari, invitandolo a convocare la Vigilanza per le polemiche sorte dopo la trasmissione di Rai Tre "Che tempo che fa", condotta da Fabio Fazio, sul caso Eluana Englaro. "Con molto rispetto per Beppino Englaro, il padre di Eluana, le cui ragioni sono da me profondamente rispettate - spiega Rotondi -, ritengo che la trasmissione di Fabio Fazio su Raitre, 'Che tempo che fa', abbia violato un diritto fondamentale per chi fa giornalismo, e cioè sentire tutte le posizioni. Il caso Englaro è argomento politico di stretta attualità; nel momento in cui il servizio pubblico se ne occupa, deve permettere a tutte le voci di essere ascoltate. Era giusto, infatti, rendere note ai telespettatori anche le posizioni del mondo cattolico".
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