Cellule per curare
i traumi cerebrali

Le cellule staminali mesenchimali del cordone ombelicale proteggono dal danno cerebrale post-traumatico. E' questo l'importante risultato ottenuto, in un modello animale di trauma cranico, dal gruppo di ricercatori dell'Istituto Mario Negri di Milano coordinato dalla Dr.ssa Maria Grazia De Simoni.

Le cellule staminali mesenchimali del cordone ombelicale proteggono dal danno cerebrale post-traumatico. E' questo l'importante risultato ottenuto, in un modello animale di trauma cranico, dal gruppo di ricercatori dell'Istituto Mario Negri di Milano coordinato dalla Dr.ssa Maria Grazia De Simoni.

Gli esperimenti sono stati condotti dalla Dr.ssa Elisa Zanier in collaborazione con i ricercatori della Cell Factory 'Franco Calori' della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano, coordinati dalla Dr.ssa Lorenza Lazzari, dove le cellule sono state caratterizzate e purificate. Lo studio è stato realizzato partendo da un'analisi clinica dei traumi cerebrali sviluppata dai rianimatori del Policlinico coordinati dal prof. Nino Stocchetti.

Le cellule, somministrate 24 ore dopo il trauma, esercitano una precoce e persistente azione protettiva migliorando la funzione motoria, la memoria e riducendo il danno anatomico. Le cellule mesenchimali del cordone ombelicale hanno dimostrato qui un notevole potenziale protettivo. Questo studio rappresenta un primo passo nella lunga strada necessaria per offrire ai pazienti traumatizzati una terapia basata sul trapianto di cellule mesenchimali da cordone ombelicale.

Ogni anno in Italia 180.000 persone vengono colpite da trauma cranico. La metà dei pazienti gravi muore o sopravvive con disabilità persistenti. Ad oggi non esiste alcuna terapia in grado di riparare il cervello umano danneggiato dal trauma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA