Chiasso, piccola grande capitale jazz: torna il Festival di cultura musicale

Rassegna La manifestazione diretta da Armando Calvia dal 9 all’11 marzo al Cinema Teatro. L’anteprima, come da tradizione, sarà al Sociale di Como: il 4 marzo con Fabrizio Bosso

Approda alla sua 24ª edizione il Festival di cultura e musica jazz di Chiasso, che si terrà al Cinema Teatro il 9, 10 e 11 marzo prossimi.

Una manifestazione che «si conferma come una delle migliori realtà svizzere dedicate alla scena musicale afroamericana – ha spiegato il direttore Armando Calvia presentando il programma ieri in una conferenza concerto – All’interno del suo programma, articolato e originale, sia gli appassionati sia i neofiti possono trovare spunti per emozionarsi e vivere momenti musicali di assoluto valore. Leggende della musica afroamericana, progetti d’ampio respiro, melting pot tra diverse tradizioni e culture caratterizzano questa manifestazione in modo trasversale. Il jazz è di casa nel cartellone teatrale di Chiasso e la programmazione del festival si accorda senza soluzione di continuità anche con quella della programmazione musicale generale, offrendo a un vasto pubblico l’opportunità di partecipare a concerti storici come quelli che si sono svolti negli ultimi anni».

E anche per questa edizione non mancano i grandi nomi fin dall’anteprima, che si terrà, come ormai tradizione, da questa parte del confine, al Teatro Sociale di Como sabato 4 marzo nell’ambito de “La lunga notte del jazz”: Fabrizio Bosso proporrà il suo omaggio a un grande delle black music, Stevie Wonder.

Apertura

A Chiasso, la serata di giovedì 9 marzo sarà aperta alle 20.30 dal quintetto zurighese Ikarus, composto da Andreas Lareida e Anna Hirsch (voci), Lucca Fries (tastiere), Mo Meyer (basso) e Ramón Oliveras (batteria) per poi lasciare spazio, alle 22, a “Food”, il nuovo progetto del grande trombettista sardo Paolo Fresu e del pianista cubano Omar Sosa.

Venerdì 10 marzo “Il Jazz è donna!”, con due protagoniste della scena internazionale: in apertura Aki, proposto dalla cantante zurighese Lucia Cadotsch con la sua “voce / strumento”. A seguire il quartetto della trombettista Yazz Ahmed, originaria del Bahrein e capace di fondere le sonorità orientali con quelle afroamericane con risultati strepitosi.

I Lunatics del batterista e compositore comasco Francesco D’Auria avranno l’onore di aprire l’ultima serata, sabato 11 alle 20.30, precedendo un gigante come Dave Holland. Questo contrabbassista britannico è stato lanciato alla fine degli anni Sessanta da Miles Davis: è suo il basso di album fondamentali come “Filles de Kilimanjaro”, “In a silent way” e “Bitches brew”. Oggi, quindi, gli anni di carriera sono quasi sessanta, gran parte di questi trascorsi come leader di varie formazioni. Arriva a Chiasso guidando un trio completato dal grande chitarrista Kevin Eubanks e dal batterista Eric Harland. In chiusura il trio Tun di Gianni Denitto (sax), Fabio Giachino (synth) e Mattia Barbieri (batteria e drum pads) che arriva a sfiorare la techno.

Eventi collaterali

Gli eventi collaterali allo Spazio Lampo ruoteranno attorno al batterista Julian Sartorius con un’installazione audio - video “Locked grooves”, una performance sonora tra le vie di Chiasso e un concerto.

Biglietti per la singola serata a 25 euro (ridotti a 15 per studenti delle scuole di musica, accademie e conservatori), abbonamento per tutto il festival a 60 euro. La biglietteria del Cinema Teatro è aperta da mercoledì a venerdì dalle 17 alle 19.30, il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30 (tel. 0004158/122. 42.78, e-mail [email protected]).

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