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Domenica 02 Settembre 2012
Cipri', successo a Venezia
"Nel mio film la crisi italiana"
Il film del regista, con Toni Servillo, è stato accolto da otto minuti di applausi, racconta la tragedia di una famiglia che si trova improvvisamente povera
I Ciraulo vivono del lavoro del padre Nicola (Toni Servillo) operaio e non si possono permettere molto. Un giorno la figlia minore, Serenella, è uccisa per sbaglio da sicari di mafia e, dopo una lunghissima attesa, ottengono un risarcimento economico che li proietta all'improvviso nel benessere. Ma una nuova tragedia è incombente. Tutto è raccontato con una struttura narrativa articolata e soluzioni visive molto belle dal regista, noto per Cinico Tv e per i film anni '90 ("Lo zio di Brooklyn" e "Totò che visse due volte") con Franco Maresco, e direttore della fotografia anche per Marco Bellocchio.
«È un film su un dramma di una famiglia italiana - ha spiegato il regista - Rivendendo in montaggio il personaggio di Nicola Ciraulo mi faceva pena. È il capo di una famiglia che non ha prospettive, che elimina i propri figli. Ho cercato di stare sulle facce, ritraendo la loro disperazione.
Il finale è da tragedia greca e forse accade perché è una famiglia matriarcale dove comanda la nonna. Eliminano i problemi per sopravvivere, come accade oggi nel nostro Paese. La sento come se fosse un'anticipazione dell'apocalisse dei comportamenti umani». Guarda qui il trailer del film di Ciprì e leggi una sua intervista su La Provincia in edicola il 2 settembre.
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