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Sabato 06 Settembre 2008
Clooney alla festa di Menaggio:
"Il dessert sono io"
L'attore si è presentato in t-shirt e giacca di pelle nera al party pro-Darfur organizzato al Golfi di Menaggio; "Qualunque somma sia stata raccolta, la raddoppio", ha annunciato. E poi ha aperto le danze
MENAGGIO - Signore in lungo, come alla consegna degli Oscar, evidentemente convinte che Clooney si presentasse in smoking.
Errore di stile (o di comunicazione): George è invece arrivato in T-shirt e giacca di pelle nera (non proprio da motociclista, ma quasi) al party pro Darfur organizzato l’altra sera dagli Amici di Como, al Golf di Menaggio. Come dire: «very informal». C’era da immaginarselo, dopo una settimana di red carpet, aveva solo voglia di lasciare a casa vezzi mondani e papillon. Senza però trascurare le buone maniere: non si è fatto desiderare, anzi è arrivato con mezz’ora d’anticipo rispetto alla tempistica stabilita con gli organizzatori. Accompagnato da un codazzo di guardie del corpo e dal ganzo Valdo, amico d’infanzia, già da qualche giorno ospite a Villa Oleandra.
All’ingresso del divo, le fortunatissime dame presenti al dinner prima si sono accontentate di qualche sguardo furtivo, poi incoraggiate dai suoi cordiali sorrisi, gli si sono avventate addosso come api sul miele. Tutte in evidente apprensione, anzi terrorizzate all’idea di non riuscire a farsi scattare una foto con il telefonino. Clooney, avendo ben in mente il nobile fine della serata, è stato lì fermo come un’immaginetta di culto. Immaginetta tutto sommato a buon mercato: i 250 euro versati da ogni partecipante al galà sono davvero robetta rispetto agli assegni da sceicco raccolti alle ultime charity (solo a Venezia oltre due milioni di dollari).
Diciamo che nel caso dell’evento menaggino c’era di mezzo la fraterna amicizia con Vittorio Roncoroni, presidente dello storico circolo. È a lui che Mr. Martini aveva assicurato la sua partecipazione. E ha mantenuto la parola, ricevendo per le casse del Darfur circa 60mila euro. Vale a dire la quota versata dai 160 ospiti, più il ricavato della vendita delle sue magliette
autografate. Da vero filantropo, l’attore ha dato ai comaschi una lezione di generosità. Dopo i ringraziamenti di rito, ha sparato: «Qualsiasi cifra si raccoglierà questa sera, io la raddoppierò». Poi, come se si fosse sbilanciato troppo: «A questo punto spero non sia troppo grossa, altrimenti non ci arrivo». Burlone, nessuno dei presenti si aspettava di vedere un tale bambinone, con tanta voglia di scherzare. Non sono comunque mancati momenti toccanti, soprattutto durante la proiezione del documentario sul Darfur, realizzato dall’attore insieme al padre Nick. L’atmosfera è tornata goliardica prima del dessert, quando George ha di nuovo preso in mano il microfono: «Io sono il dolce, da questo momento tutti devono ballare e se qualcuno non lo fa, la mia guardia del corpo gli farà del male».
Serena Brivio
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