Clooney testimone a Milano.
"Giustizia is very good"

Folla e aria un po' hollywoodiana in tribunale a Milano all'udienza contro una falsa griffe che usava il nome di Clooney. L'attore era testimone ed è stato accolta da applausi e richieste di autografi. Battute e qualche scontro verbale in aula

Più che un tribunale, una passerella. Almeno questo devono aver pensato le decine, forse centinaia di persone - per lo più donne dai 15 ai 70 - che hanno affollato l'atrio del palazzo di giustizia di Milano in attesa di George Clooney.
A mezzogiorno l'attore - che contrariamente all'attesa dei pochi maschi non aveva al suo fianco Elisabetta Canalis rimasta nella più fresca villa di Laglio sul lago di Como -  ha fatto il suo ingresso nell'aula del palazzo di giustizia di Milano, dove ha testimoniato a un processo a carico di tre persone accusate di aver creato una linea di moda utilizzando all'insaputa dell'attore il suo nome.
Il 'divo', vestito con un elegante completo blu leggermente gessato e una cravatta blu, è stato accolto da un grande brusio e dai saluti del pubblico, anche qui in gran parte donne.
Il giudice Pietro Caccialanza ha ricordato più volte il divieto di fare fotografie e riprese invitando i curiosi a fare silenzio per il rispetto del processo.
"Sono venuto qua perchè credo nel sistema della legge" ha detto subito l'attore. "Sono venuto qua - ha aggiunto la star di Hollywood, seduto sulla sedia del testimone davanti al giudice Pietro Caccialanza - perchè la gente sta usando il mio nome per trarre vantaggio non nei miei confronti, ma nei confronti di altre persone".
Ma non sono mancati i momenti tesi durante l'udienza, ad opera soprattutto dei legali della difesa. "Capisco che il signor Clooney è un bravissimo attore, ma...". Così uno degli avvocati degli imputati  si è rivolto alla star statunitense per sostenere che l'attore, sentito come teste di parte civile, stesse in qualche modo recitando una parte. "No, lei non può fare commenti, le tolgo la parola", è intervenuto così il giudice Pietro Caccialanza per fermare i commenti dell'avvocato.
Ma anche in seguito vi sono stati alcuni battibecchi tra Clooney e i legali degli imputati, sempre però con garbo e senza mai andare troppo oltre. Clooney spesso di fronte alle domande delle difese si è lasciato andare a sguardi ironici a cui ha aggiunto qualche frecciata rivolta agli imputati: "Avete fatto un buon lavoro, dovreste essere orgogliosi". E vedendo sempre uno degli imputati che si sedeva accanto al proprio legale ha aggiunto: "Lo vedo per la prima volta, lo saluto. Piacere di conoscerla",
Ma in questo caso è toccato a Clooney prendersi i rimbrotti del giudice Pietro Caccialanza il quale ha pregato l'attore di "astenersi da commenti, anche se è parte offesa".
Poco prima delle 14 l'attore  ha lasciato l'aula.
Clooney è uscito dall'aula scortato da diversi carabinieri che hanno dovuto faticare per tenere lontano i fotografi e i cronisti in caccia di una sua dichiarazione.
L'attore è stato accompagnato attraverso il corridoio dove erano assiepati anche i telecineoperatori ed è stato portato ad un montacarichi con il quale ha raggiunto presumibilmente il cortile interno dal quale ha lasciato il Tribunale.

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