Economia / Como cintura
Sabato 02 Luglio 2016
Colombo: «Cala il fatturato
Rilanciamo insieme l’azienda»
L’annuncio di una serie di azioni tra cui le esternalizzazioni per la storica azienda tessile: «Ma vogliamo che sia un percorso condiviso». Sono 120 i dipendenti
Il fatturato è calato del 20%. E il rilancio passerà da una riorganizzazione che prevederà dei sacrifici. Il gruppo Colombo Industrie Tessili spa, 120 dipendenti, ha illustrato il piano di rilancio ai sindacati, i quali a loro volta si confronteranno con il personale martedì pomeriggio.
«Sì, stiamo pensando anche a esternalizzare produzioni, ma vogliamo che sia un percorso condiviso - osserva Massimo Colombo, che cura il prodotto e la parte commerciale, accanto al fratello Stefano, amministratore delegato - Con tutti. Dipendenti, sindacati, fornitori, clienti».
Non è la prima volta che si devono compiere scelte delicate: «Siamo abituati - osserva Massimo Colombo - a rivoltare tutto come un calzino ogni giorno. E siamo abituati alle fasi difficili. Ma questo momento, importantissimo per noi, deve trasformarsi in opportunità strategica per affrontare periodi a medio lungo termine.
Stefano e Massimo sono cresciuti «tra le pezze e in mezzo ai telai», credono nel manifatturiero: «Questa è la nostra vocazione. Nel 2015 abbiamo avuto un fatturato di 18 milioni. Ora abbiamo registrato un calo di circa il 20%».
Due dunque gli aspetti cruciali: «Dobbiamo cercare di riposizionare meglio le nostre linee commerciali, con un prodotto più mirato sulla fascia di mercato e la clientela, con un concetto di collezione più dinamica e sviluppata con i nostri clienti, i più strategici».
Poi il fronte più arduo, la produzione: «Con un’analisi della nostra struttura e dei costi rispetto alla possibilità di esternalizzare alcune lavorazioni o partnership con altre realtà per avere il controllo dei costi e prezzi più competitivi. La questione più complessa riguarda tintoria e finissaggio».
Un’operazione. frutto anche di consulenze esterne, che sarà condotta quest’estate.
«C’è stato un incontro con la proprietà - riconosce Doriano Battistin (Cgil) - che ci ha presentato il piano di riorganizzazione industriale e commerciale. Comporterà una serie di azioni da discutere». Martedì la prima assemblea.
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