Comazzi: «Con Cantù almeno ci abbiamo provato»

Il tecnico della Jb Monferrato: «Non ci siamo riusciti fino in fondo, lo scarto di 20 punti è un po’ immeritato»

Ottava sconfitta consecutiva per la Jb Monferrato, una crisi che non si arresta. Che sarebbero dodici, se lo scorso 11 dicembre non ci fosse stata - a interrompere la prima serie nera - la vittoria contro l’Urania Milano.

Ma coach Stefano Comazzi, promosso capo allenatore dopo l’esonero di Andrea Valentini nelle scorse settimane, non vuol darsi per vinto: «Dobbiamo smetterla di contare le sconfitte, altrimenti ci deprimiamo: conosco la situazione, sono qua dal primo giorno. E conosco il nostro calendario: dopo Cantù, affronteremo Vanoli Cremona e Treviglio, ma un colpo ci serve per andare avanti. Vogliamo essere pronti a reagire, se poi il nostro destino sarà disputare il girone salvezza, ci adegueremo».

Comazzi vede sprazzi di miglioramenti: «Ero molto più arrabbiato dopo la sconfitta contro Rieti, sebbene si sia perso con minore scarto. Contro Cantù la squadra ha provato, per almeno 32 minuti, a controbattere. Non ci siamo riusciti fino in fondo, lo scarto di 20 punti è un po’ immeritato». Per provare a contrastare Cantù, Casale ha provato a limitarne la velocità: «Abbiamo cercato di non farli correre, in parte ci siamo riusciti. Nel finale abbiamo preso qualche contropiede di troppo e abbiamo commesso falli di frustrazione e lo scarto si è ampliato».

C’è un moderatissimo ottimismo nelle parole del coach piemontese: «Combattere fino alla fine è la nostra missione. Martedì avremo un nuovo giocatore, che spero ci darà una mano per raggiungere l’obiettivo della salvezza».

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