Come evitare le banconote false
«Occhi aperti e un po’ di tatto»

I consigli del questore Michelangelo Barbato e del responsabile dei bancari Fiba-Cisl dei Laghi, Alberto Broggi.

Attenzione a non distrarsi, occhi ben aperti e soprattutto controllare con attenzione le banconote, alla vista così come al tatto.

Sono questi, in estrema sintesi, i consigli che arrivano dal questore Michelangelo Barbato e dal responsabili dei bancari della Fiba-Cisl dei Laghi, Alberto Broggi.

Di euro falsi, come detto, ce ne sono in giro: nelle ultime settimane sono infatti state incassate circa 130 banconote false, per un totale di 10mila euro di valore, tanto da portare la Banca d’Italia a presentare una denuncia contro ignoti.

A dire il vero, il questore di Como Michelangelo Barbato non ha una sensazione di un allarme per l’aumento della diffusione di euro falsi, anche se i dati sono tutti da valutare.

«Al momento - spiega Barbato - ci sono stati segnalati dei casi singoli. Il consiglio che posso dare è di non distrarsi. Chi vuole mettere in circolazione queste banconote false sfrutta i momenti di distrazione e di confusione e da questo possono trarne notevoli vantaggi».

I consigli per distinguere gli euro falsi da quelli veri arrivano però dal sindacalista Alberto Broggi della Fiba-Cisl dei Laghi e bancario della banca popolare di Bergamo. «Prima di tutto bisogna stare attenti al colore - spiega - Le banconote fasulle sono solitamente un pochino più chiare».

Ma, ovviamente, non basta: «Conta moltissimo il tatto. È la cosa più importante. Se, prendendo una banconota al centro, la si trova più oleosa, meno ruvida, vuol dire che ci troviamo di fronte a un falso». In pratica, “scivolano via” un po’ di più.

C’è anche la questione di guardare la banconota in controluce: «Bisogna controllare che ci sia la filigrana. È fondamentale che ci sia. Il terzo aspetto da valutare è il simbolo che c’è a destra, in argento, dove è scritto il valore nominale della banconota. Anche qui ci vuole un po’ di tatto, nel senso che bisogna sentire questa zona in rilievo».

I problemi, per le banche, così come per i negozi, possono essere limitati, grazie all’utilizzo delle apposite macchinette che controllano l’autenticità dei soldi. «Con gli ultravioletti - spiega ancora Broggi - si hanno meno problemi, di certo. E poi ci vuole un pochino di esperienza, per riconoscere i falsi. Attualmente tra le più falsificate sono le banconote da 20 euro, ma ne abbiamo trovate anche da 200». Altri consigli si possono trovare sul sito internet dei carabinieri.

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