Como, c’è un caso Fall
Lui si sfoga su Facebook

Divorzio non consensuale. L’attaccante: «Ci credo, ci ho creduto, ma forse non è bastato, forse i piani alti hanno altri progetti, e scopi»

Ameth Fall lascerà il Como. Ma non lo lascerà serenamente. La possibilità che la società volesse fare a meno di lui si era percepita già da qualche giorno in vista dei nuovi arrivi dal mercato, ma la volontà del giocatore non sembrava questa, non in questi termini. Ieri mattina Fall è arrivato allo stadio ma a quanto pare non gli è stato consentito di allenarsi, anche se la versione fornita poco dopo ai cronisti è stata che «il giocatore ha espresso il desiderio di lasciare il Como». Versione ribadita da Ninni Corda in maniera simile ieri sera, corredata anche dalla considerazione che «non siamo stati soddisfatti del suo rendimento, la decisione di separarci è stata anche sua e a questo punto era inutile che si allenasse».

Ora si sa che giocatore e società dovranno incontrarsi per risolvere la questione, e Fall per il momento non vuole rilasciare dichiarazioni. Ma il suo stato d’animo e il suo pensiero sulla vicenda sono espressi abbastanza chiaramente in un post pubblicato su Facebook ieri pomeriggio. «Eppure qua stavo bene, potevo fare bene, meglio, potevamo arrivare a grandi obiettivi e risultati, perchè io ci credevo, perchè ho dato tutto per questa maglia e questi colori. Ho rinunciato ad altre categorie e ad altri compensi, perchè credevo nella forza di questo progetto, andando contro a molti, ma volendomi mettere in gioco e perchè no, fare la storia di questa città... ci credo, ci ho creduto, ma forse non è bastato, forse i piani alti hanno altri progetti, e scopi... a me oscuri».

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