Como da riscoprire: Il libro di Tajana con “La Provincia”

In edicola Dal 18 maggio al 2 luglio in abbinamento con il giornale il volume “Passeggiate comasche” che raccoglie i testi scritti per “L’Ordine” dall’ex ingegnere capo del Comune

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Dal 18 maggio al 2 luglio trovate in edicola con “La Provincia” - a 8,50 più il costo del giornale - il libro “Passeggiate comasche” (pagine 120) di Clemente Tajana, edito da New Press. Dai tesori nascosti tra vie e palazzi del centro di Como fino ai quartieri periferici della città, già Comuni autonomi, come Camnago Volta, Albate, Civiglio e Monte Olimpino, Tajana conduce il lettore in una ventina di percorsi a piedi alla scoperta del genius loci comense, con la competenza dell’ingegnere/architetto e la passione del comasco innamorato della sua città. Vi proponiamo l’introduzione del curatore, Pietro Berra, responsabile de “L’Ordine” e della collana Passeggiate Creative in cui è inserito il volume.

«Camminando si impara» è il motto del progetto Passeggiate Creative, realizzato dall’associazione comasca Sentiero dei Sogni e dal quale è nata la collana omonima in cui si inserisce il libro che avete in mano. Camminando con Clemente Tajana si impara il doppio, o il triplo, perché la sua conoscenza dei luoghi - in particolare di Como, dove abita da una vita ed è stato dirigente dell’ufficio tecnico comunale per trent’anni - abbina la competenza del tecnico di altissimo livello (è ingegnere e architetto) allo spirito del flâneur, sempre disponibile a lasciarsi emozionare dal paesaggio, a fare nuove scoperte e osservazioni.

Leggere i luoghi

Chi ha avuto l’opportunità di ascoltare gli interventi di Tajana in occasione di passeggiate e visite guidate, sa quanto siano preziosi per leggere i luoghi e gli edifici in modo prospettico, andando oltre la superficie delle cose. Potersi portare il suo bagaglio di esperienza e competenze sempre appresso nei vagabondaggi quotidiani di ciascuno di noi, grazie a un libro come questo, è un’opportunità preziosa. Leggendolo, poi, scoprirete che il Tajana scrittore, più è libero da vincoli di tempo e committenza, più è capace di slanci poetici e visionari, che ci aiutano a comprendere l’anima dei luoghi e a immaginarne un futuro migliore, che tenga conto della loro storia rapportandola al mondo odierno. [...] Va precisato che i testi qui raccolti sono stati pubblicati tra il 2014 e il 2023 su “L’Ordine”, la storica testata comasca risorta dieci anni fa come supplemento culturale de “La Provincia”. Alcuni sono nati da richieste del sottoscritto, legate a temi di attualità e non solo, e altri invece sono stati proposti dallo stesso Tajana: probabilmente leggendoli tutti insieme noterete qualche sottile differenza tra i primi e i secondi, anche se la revisione cui li ha sottoposti l’autore per l’edizione in volume ha contribuito a uniformare il tono, oltre che ad aggiornare i contenuti, perché i paesaggi cambiano nel tempo in relazione alla cura che l’uomo se ne prende. [...] In tutti i testi coglierete senz’altro la specificità di questo colto camminatore rispetto a tutti quelli che lo hanno preceduto. Certo, perché il camminare come atto estetico e culturale ha una lunga storia. Rimanendo sul Lario, vanno citati almeno due predecessori che si prestano a essere letti assieme a Tajana. In primis Plinio il Giovane che - ci ricorda Gianni Biondillo nel libro “Sentieri metropolitani” (Bollati Boringhieri, 2022) - fu il primo a salire sulla cima di una collina per contemplare la città sottostante [...]; Plinio che ci va camminare metaforicamente nei suoi poderi sul lago di Como come in Umbria, attraverso le meticolose descrizioni che ne offre; Plinio che nel “Panegirico a Traiano” esalta l’imperatore che si inerpica per valli e monti; infine, anche il Plinio che ci dice di essere stato ripreso dal celebre zio, il quale invece riteneva il camminare «una perdita di tempo». Ma questa è un’altra storia: Plinio il Vecchio aveva una missione sulla terra, quella di lasciarci la prima enciclopedia dell’umanità, e doveva utilizzare tutto il tempo disponibile per (farsi) leggere e compendiare libri: “solo” per questo preferiva spostarsi in portantina.

Come Linati

L’altro autore che ben si accosta a Tajana è Carlo Linati, scrittore e traduttore di James Joyce, che in “Sulle orme di Renzo” (1919) e in “Passeggiate lariane” (1939) visita diversi luoghi attraversati anche nel presente volume. Mi piace immaginarli camminare assieme sulla passeggiata di Villa Olmo a Como, Carlo e Clemente, come due amici, e dissertare del cinquecentesco Museo di Paolo Giovio, il primo al mondo, e della misteriosa Isola di Vico che doveva ergersi di fronte ad esso, poco lontano dalla riva. Mi sembra di vedere Linati che cita leggende e ipotesi sulla conformazione dell’isolotto fortificato e Tajana che estrae dal cilindro un atto catastale del ’600, da cui si ricava l’incontrovertibile certezza della sua esistenza. Insomma, avete in mano un libro che aiuta anche a sognare la città che è stata e quella che sarà. Cosa aspettate a mettervi in cammino?

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