Como, domenica a Pontedera
Poi lunedì partita in tribunale

Fallimento: attesa per la decisione dei giudici milanesi sul ricorso presentato da Pietro Porro

Ultima partita nell’incertezza. La prossima volta, tra una settimana, il Como saprà già se tornerà a essere guidato da Pietro Porro e dai suoi soci o se arriverà un altro padrone, un’altra guida societaria.

Domani, domenica, a Pontedera contro il Tuttocuoio per l’ultima volta sulla squadra e sul suo futuro penderà questa grossa incognita, in attesa del verdetto della Corte d’appello di Milano. E se peraltro in campo i giocatori continuano a dimostrare di andare avanti per la loro strada, se gli alti e bassi di rendimento non dipendono certamente da questa vicenda, è chiaro però che da quello che accadrà da lunedì in poi dipendono e dipenderanno tutti i disegni, le strategie e gli obiettivi della seconda parte della stagione.

I giudici milanesi hanno fissato nel prossimo lunedì,il termine ultimo per accogliere eventuali ulteriori argomentazioni da parte della procura di Como, rappresentata dall’avvocato Andrea Marcinkiewicz, per ribattere alle tesi difensive portate in aula dall’avvocato Alessandro Benussi dieci giorni fa a sostegno degli attualmente ex proprietari del Como.

Poi ogni giorno sarà quello buono, ci si auspica il prima possibile. E il motivo di questo auspicio è ovvio, qualunque sia la decisione. Se il verdetto dovesse essere ribaltato, la società tornerebbe nelle mani di Porro e dei suoi soci. Ma se così non fosse, l’asta per la vendita del Como è ormai vicinissima. Come si sa, il 16 dicembre. Ovvero, tra poco più di due settimane. E’ vero che chi è interessato già si è mosso o si sta muovendo, ma sinchè non c’è la certezza del verdetto tutto resta nel campo delle ipotesi. E non è il massimo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA