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Martedì 03 Giugno 2014
Como, il campionato che sarà
Una stagione piena di derby
Ancora ipotetica la divisione dei gironi della nuova serie C, tre gruppi da venti
Numerosissima la pattuglia lombarda, almeno dieci squadre oltre agli azzurri
Si torna al passato. Alla vecchia serie C, anche se non si chiamerà più così ma molto probabilmente la denominazione resterà Lega Pro. Come accadeva fino al 1978, stagione cui nacquero C1 e C2, saranno ancora tre gironi da venti squadre. Sessanta squadre, quattro andranno in serie A, nove in serie D. Resta ancora da stabilire quale sarà la suddivisione delle squadre nei tre gironi. Presumibilmente però si opterà per la divisione più classica, quella tra Nord, Centro e Sud.
Se sarà così, è probabile che nel girone del Como ci siano solo lombarde, piemontesi e squadre del triveneto. Eventualmente l’unica ligure rimasta nel gruppone delle sessanta, ovvero il Savona. In ogni caso, la Lombardia sarà rappresentata in maniera numerosissima. Sono di sicuro undici le lombarde, quota che potrebbe arrivare a dodici se i play out di serie B dovessero decretare la retrocessione del Varese. Per la precisione dalla vecchia C1 ovviamente Como, Albinoleffe, Cremonese, Feralpi Salò, Lumezzane, Pavia e Pro Patria. Poi dalla C2 Mantova, Monza e Renate, quindi il neopromosso Giana Ermino - squadra di Gorgonzola - dalla serie D. E, come detto, eventualmente il Varese. In ogni caso, la perdente tra Varese e Novara sarà certamente nel girone del Como. Come sarà nel girone A anche la perdente tra Pro Vercelli e Alto Adige. Gli altri sette posti saranno riservati all’altra piemontese, l’Alessandria, e probabilmente alle squadre del triveneto. Ovvero, Vicenza, Venezia e poi Bassano, Real Vicenza e Pordenone neopromossa dalla D. A giocarsi il ventesimo posto nel gruppo A saranno probabilmente il Savona e l’altra squadra veneta che potrebbe arrivare nella nuova serie C, il Delta Porto Tolle- provincia di Rovigo - attualmente impegnata nei play out contro il Forlì per evitare la caduta in D. Ma sono, è bene dirlo, ancora calcoli un po’ ipotetici.
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