La pressione fiscale a Como, sulle piccole e medie imprese artigiane, è giunta al 62,2%, con un incremento pari allo 0,1% rispetto al 2013 e addirittura del 4,5% se confrontato con il 2011, quando si attestava al 57,7%.
Lo rileva un’indagine del Centro Studi Cna, che ha misurato e quantificato il peso complessivo del fisco sulle piccole e medie imprese artigiane in 112 città italiane. Como si piazza al 63° posto nella classifica, meglio di Cremona che raggiunge un pressione fiscale pari al 70,9% piazzandosi tra le dieci città d’Italia dove i piccoli pagano di più e di Milano che segna 65,1% (30° posizione). «Emerge come la pressione fiscale abbia raggiunto un livello folle – commenta Alberto Bergna, direttore di Cna Como - Anche se Como si piazza al 63° posto, non consola. Il livello è altissimo».
La tassazione è meno pesante in Lombardia solo a Lecco e Varese, che si classificano rispettivamente al 76° (60,9%) e 73° posto (61,2%). Il Centro Studi di Cna ha anche analizzato, la Tax Free Day, ossia, il giorno in cui un imprenditore finisce di lavorare per pagare le tasse.
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