Como, la gara di tuffi
dal battello spazzino
Nonostante il divieto

C’è il divieto di balneazione in tutto il primo bacino e ri rischia una multa fino a 500 euro ma sono tantissimi i ragazzi che non resistono...

Sarà il primo caldo, la fine della scuola o l’avvicinarsi dell’estate: ieri, complice la giornata di sole, è cominciata in città la stagione dei “tuffi proibiti” vicino a villa Geno. Non hanno saputo resistere al richiamo e, per inaugurare la bella stagione una decina di ragazzi ha deciso, senza pensarci troppo, di togliersi i vestiti e usare “Bat Spaz” come pedana di lancio per gettarsi in acqua. Per tutto il pomeriggio, c’era chi si immergeva a cercare refrigerio («l’acqua non è così fredda, si sta bene», hanno assicurato i natanti), utilizzando il prato di fronte alla fontana come zona relax, con tanto di teli e musica.

L’immagine non è nuova, nonostante la zona non sia balneabile e ci siano rischi per la salute. L’hanno confermato i campionamenti effettuati dall’Ats (Agenzia di Tutela della salute). Il monitoraggio delle alghe è effettuato durante tutto l’anno mentre il controllo microbiologico è fatto nel periodo della stagione balneabile, dall’1 maggio al 30 settembre. La violazione del divieto comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa, tra un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. C’è, però, da segnalare, almeno nella spiaggetta di fronte al battello spazzino, la mancanza chiara d’indicazioni.

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