Como, la prima mossa del sindaco. Addio ai posti auto riservati

Rapinese: via subito il parcheggio per gli amministratori in cortile E niente spazi ai consiglieri nell’autosilo: «Così tutti capiranno i problemi»

Como

Sono da poco passate le 14 quando il neo sindaco Alessandro Rapinese scende nel cortile principale e chiede a Luca, il messo comunale, di rimuovere il cartello che indica il parcheggio riservato agli amministratori. Lo stesso, dà disposizione, dovrà essere fatto con il secondo, bianco, che è però legato a un palo.

Un gesto simbolico che Rapinese ha sempre messo in tutti i programmi elettorali con cui si è candidato sindaco (nel 2012, 2017 e nel 2022) e che aveva invitato a fare anche i suoi predecessori diverse volte in consiglio comunale. «Piccola cosa –le parole di Rapinese – a cui non va data una grande rilevanza. Ma lo desidero da decenni perché, in questo modo, i politici capiranno quali sono i problemi di parcheggio perché se vieni in Comune, stai quanto vuoi e poi te ne vai non capisci cosa vive chi non trova posto in viale Lecco. Solo se gli amministratori vivono gli stessi problemi dei cittadini, come trovare un posto libero, allora possono comprendere davvero le difficoltà». I posti riservati ai membri dell’esecutivo e agli amministratori nel cortile di Palazzo Cernezzi (una decina in totale) saranno a breve resi disponibili ai cittadini che prenotano appuntamenti in Comune, in primis per il rinnovo della carta d’identità, chiarisce il primo cittadino. Ovviamente, si potrà lasciare l’auto soltanto per il tempo strettamente necessario per espletare le pratiche per cui è stata presentata la richiesta.

Non solo. A sparire non sono solo i parcheggi per sindaco e assessori, ma anche i posti riservati gratuitamente ai consiglieri comunali nell’autosilo del Valduce per consentire la partecipazione alle sedute di consiglio. «Questo per sempre e per tutti i politici» le parole tranchant di Rapinese. E a precisa domanda se questo varrà anche per le donne a cui la sera era consentito parcheggiare nel cortile, risponde: «La sicurezza deve essere garantita in questa città per tutte le donne, non solo per i consiglieri comunali. Ci sono tantissime donne che escono di notte perché finiscono di lavorare e tutte va garantita la sicurezza. Questo deve essere chiaro». (G. Ron.)

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