Como, maratona Wise
Ma su Jack silenzio

Erano circa le 19.40, quando dallo stadio è uscita l’auto con il dg Charlie Ludi all’interno che lasciava la sede. E per fortuna che c’era la partita dei playoff di Cantù da andare a vedere (con parte dello staff, Iovine e Gabrielloni), se no chissà per quanto tempo la riunione con Dennis Wise sarebbe continuata.

Il Ceo inglese del Como è uno che fa così: quando arriva, full immersion senza nemmeno pausa pranzo, un panino al volo e via, il naso tra carte, progetti e strategie. Stavolta, ancora è tutto ancora più delicato: c’è da programmare la prossima stagione, definire i budget da presentare in Indonesia e pensare anche alla squadra del prossimo anno. Wise era arrivato a Como venerdì, doveva partire ieri sera, ma ha deciso di fermarsi ancora una notte qui, con un altro summit con Ludi questa mattina, prima di lasciare l’Italia. Sul tavolo, oltre al budget, il problema dello stadio (ne parliamo in altra parte del giornale), il punto sui lavori al centro sportivo di Mozzate (già ad alcune squadre giovanili e femminili della società è stato garantito che ci si allenerà lì da settembre), e l’analisi su alcuni giocatori, specie i prestiti da confermare o meno prima di andare a caccia di giocatori nuovi. Certo, è trapelata ieri la rinnovata volontà di cercare di trattenere Cerri e Parigini, ma al 10 maggio con le due squadre proprietarie dei due cartellini (Cagliari e Genoa) ancora in bilico tra A e B, è molto difficile fare previsioni o solo azzardare una strategia.

E Gattuso, direte voi? Su Gattuso, fumata nera. Secondo quello che si è saputo, è previsto un incontro tra le parti a metà di questa settimana, per fare il bilancio della stagione e parlare della prossima. La sensazione (ma qui ci possiamo sbagliare) è che in ballo possa esserci una asticella alzata in quanto a obiettivi e filosofia su cui la società vorrà sentire il tecnico.