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Mercoledì 03 Settembre 2008
Como: posti di lavoro
ma nessuno li vuole
Molte aziende da mesi cercano disperatamente alcune figure professionali senza trovarle. Colpa forse di uno scollamento tra il comparto produttivo e quello della formazione
COMO Il lavoro nel Comasco? C’è ma nessuno lo vuole. Diverse aziende da mesi cercano disperatamente alcune figure professionali senza trovarle. Operai generici, saldatori, ingegneri elettronici. Le offerte di lavoro restano inevase, rimangono sugli annunci dei giornali o nei siti internet senza che nessuno: capace, qualificato no perditempo, risponda. Colpa probabilmente di uno scollamento esistente tra il mondo del lavoro e quello dell’istruzione, dalle scuole escono figure diverse, magari persino troppo qualificate, che non hanno riscontro nelle aziende e che non vogliono adattarsi ad altri compiti. Il problema è diffuso e sentito sia dalle aziende che dalle realtà di ricerca personale: «Manca il dialogo tra la richiesta di figure professionali e l’offerta del mondo occupazionale, tra la formazione delle scuole e le necessità delle aziende. Così in molti si trovano senza un lavoro e diverse ditte senza del personale qualificato in ruoli specifici - spiega Davide Azzoni della Orma di Orsenigo -. Il mondo del lavoro a Como vive di uno scollamento tra l’istruzione e le reali esigenze lavorative. La scuola non è in grado di formare il fabbisogno di personale, ed è spesso poco aggiornata, si continua poi a studiare ma mancano le figure specializzate in un preciso ambito. Le scuole professionali brevi, i due anni di formazione in ditta, erano una importante opportunità. Ci sono poi i giovani italiani che preferiscono guadagnare meno ma fare un lavoro d’ufficio».
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