Cara provincia
Sabato 20 Giugno 2009
Con la scuola finisce pure l’ingorgo
Un piano meglio coordinato fra Comune e scuole per il trasporto degli studenti renderebbe davvero più vivibile la nostra città
Gentile direttore,
volentieri le scrivo per estendere la mia osservazione sul fatto che, terminate le scuole, sono terminate - come ogni anno - anche le code di automobili che intasano quotidianamente gli ingressi viari in città.
Questa mattina alle ore 8 la Tavernola - Villa Olmo - Borgovico era perfettamente scorrevole, la stessa cosa accadeva sulla Nino Bixio in discesa verso Como, altrettanto in Via Bellinzona. Non conosco la situazione sulla Cappelletta e sulla Napoleona. Questi interessanti aspetti mi fanno scaturire ulteriori riflessioni che vorrei di seguito sintetizzare per punti:
1) I ragazzi non dovrebbero essere accompagnati a scuola in automobile.
2) Le scuole con il Comune di Como dovrebbero prevedere un piano di scuola-bus per favorire l’accesso scolastico a tutti gli alunni soprattutto delle scuole elementari e medie.
3) Le scuole private dovrebbero a loro volta istituire un servizio simile per i loro iscritti.
4) La S.P.T dovrebbe poter intensificare, in quegli orari e nei periodi scolastici, le corse dei mezzi pubblici.
5) Il Comune e la Società dovrebbero farsi carico di promuovere una campagna di sensibilizzazione al non uso dell’automobile per accompagnare i bambini a scuola (dopo aver tuttavia messo in atto delle soluzioni alternative come sopra citato). Attuando alcuni semplici comportamenti si eviterebbero estenuanti e poco salubri code, si diminuirebbe drasticamente la quota inquinante proveniente dai gas di scarico, si renderebbe più fluida la mobilità per le persone che devono impiegare la strada per cause di lavoro. Ringraziandola per l’ospitalità con viva cordialità la saluto.
Franco Brenna
Caro Franco,
il buonsenso è un valore, ma spesso a praticarlo si fa fatica. E’ vero, improvvisamente - nell’ora mattutina delle streghe -, il traffico è scorrevole. E la circostanza ci fa intuire che le scuole sono finite. Questo significa che un piano meglio coordinato fra Comune e scuole per il trasporto degli studenti renderebbe davvero più vivibile la nostra città. Personalmente, sono scettico. Per due motivi: il primo riguarda l’elasticità e l’operatività di due moloch immobili come il mondo della scuola e l’amministrazione. Il secondo riguarda la nostra pigrizia da automobilisti con le mani incollate al volante.
Giorgio Gandola
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