Corte dei conti, che choc in Comune
«Paratie, restituite 2.9 milioni di euro»

Como, consegnati dalla guardia di finanza i cosiddetti “inviti a dedurre”, sorta di avvisi di conclusione dell’indagine: la magistratura erariale chiede che sindaco, tecnici e giunta risarciscano i danni di tasca propria

La Procura presso la Corte dei conti della Lombardia ha notificato questa mattina a Palazzo Cernezzi i cosiddetti “inviti a dedurre” che segnano la conclusione dell’indagine avviata sul presunto danno erariale cagionato dal pagamento del cosiddetto accordo bonario attraverso il quale il Comune “liquidò” (provvisoriamente) l’azienda veneziana Sacaim. rischiano di dover mettere mano al portafoglio i due ingegneri che si occuparono,a suo tempo, del cantiere - Antonio Ferro e Antonio Viola, per due milioni e mezzo di euro - e la giunta intera, ivi compresa l’ex assessore Gisella Introzzi (escluso Paolo Firsoni, che all’epoca non c’era): agli assessori si chiede di versare 50mila euro a testa. Naturalmente l’invito a dedurre non è una sentenza: gli “indagati” (meglio, i “convenuti”, trattandosi di giustizia civile) hanno trenta giorni di tempo per poter presentare le loro controdeduzioni ed eventuali memorie difensive. Poi i magistrati chiederanno, eventualmente, il processo.

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