Cosia, verifiche su 2 chilometri di soletta. Da San Martino allo stadio (con il drone)

La segnalazione Costruita ottant’anni fa, la copertura del torrente sostiene traffico e case - Invito al Comune di un esperto di manutenzioni: «Subito controlli per scongiurare rischi»

Como

Duemila metri di strada, dall’Ippocastano ai giardini a lago. Sicuri che sia sicura? A chiederselo, e a chiederlo all’amministrazione, è il geometra Alberto Merio, che da sempre, in città, si occupa di manutenzione di edifici residenziali e non.

A più di ottant’anni dall’avvio dei lavori per la realizzazione della copertura del Cosia, Merio ha scritto al Comune, suggerendo che qualcuno verifichi lo stato della soletta e le condizioni delle centinaia di travi in cemento che la sorreggono, sollecitate da decenni di traffico veicolare oltre che dal peso dei tanti edifici che la sovrastano.

I lavori iniziarono negli anni Trenta

«Ho anche parlato con il sindaco – dice Merio – Se tutto andrà come previsto, a settembre il Comune eseguirà un primo controllo con modalità da decidersi». Una soluzione potrebbe essere quella di fare ricorso a un drone, strumento che ha ormai un suo largo impiego anche nel campo dell’edilizia, per esempio nelle verifiche delle condizioni di tetti e coperture. Nel caso bisognerà scendere sotto terra o dalla “bocca” di via Ambrosoli o da quella dei giardini, dove il torrente sfocia nel lago. Nessun allarmismo, sia chiaro. Ma dopo tanti anni un controllo si rende necessario, specie alla luce del poderoso incremento dei flussi veicolari registrati in questi anni lungo l’asse di viale Innocenzo e via Recchi. Poi c’è il nodo degli edifici. Per lunghi tratti – ed è per esempio il caso di viale Roosevelt, dall’incrocio di San Bartolomeo all’intersezione con via Grandi e via Italia Libera – i muri portanti dei palazzi potrebbero essere affiancati o comunque vicino ai portanti della soletta.

Qualche timore anche per viale Geno

«Siamo in presenza di una soletta lunga due chilometri circondata da fabbricati e sopra la quale scorre il traffico – dice Merio -. Visto che la struttura ha più di mezzo secolo di vita, ci si pone alcune domande: qual è lo stato manutentivo? Sono mai stati fatti sopralluoghi? Esistono verbali di sopralluogo con esito positivo? Non possiamo neppure sottovalutare il fatto che il Cosia veicoli acqua non sempre pulita dalle fognature fino, purtroppo, agli scarichi di alcune tintorie, con conseguenti esalazioni che potrebbero aver intaccato la struttura portante della soletta».

Tra l’altro, a quanto pare, qualche preoccupazione la desterebbe anche la soletta che sostiene il fondo stradale di viale Geno. In Comune starebbero pensando a un intervento in tempi brevi.

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