Crac Parmalat: 10 anni a Tanzi
Tutti assolti gli altri imputati

Dieci anni di reclusione e interdizione perpetua dai pubblici uffici per l'ex patron della Parmalat Calisto Tanzi. Assolti gli altri imputati con la sola esclusione della Italaudit

L'ex patron della Parmalat Calisto Tanzi è stato condannato a 10 anni di reclusione e all'interdizione perpetua dei pubblici uffici dal tribunale di Milano. I giudici hanno riconosciuto Tanzi colpevole di aggiotaggio, falso dei revisori e ostacolo alla Consob.
Il tribunale di Milano ha però assolto tutti gli altri imputati, tranne la società Italaudit. Assolta anche Bank of America come responsabile civile.
Il processo è cominciato il 28 settembre 2005 e si è sviluppato in 99 udienze. Si trtata del primo in Italia con rito ordinario e che tira in ballo l'istituto di credito americano, sul fallimento della storica azienda agroalimentare con le sue diversificate attività all'estero.
Azienda che, come ha sottolineato la Procura nella requisitoria, da quando si è quotata in Borsa, se non da prima, attraverso la finanziaria Parfin, ha manipolato il mercato: "Quindici anni di informazioni false, di dati economici e patrimoniali falsificati, non veritieri, l'alterazione di tutti gli strumenti finanziari" sono serviti al gruppo per dare di sè un'immagine di solidità, per poi finire travolto dal tracollo nel dicembre 2003 con un buco di 14 miliardi di euro. Una somma "incredibile di debiti di cui 10 miliardi in danno dei risparmiatori". È stato "consapevolmente tenuto in vita un titolo che doveva andare in default già da molti anni e forse non aveva nemmeno ragione di esistere dall'inizio", ha detto la pubblica accusa. E di ciò i principali responsabili sono stati Tanzi, gli ex amministratori con la complicità delle banche e dei revisori.
Per questo "brutto film di mafia" come ha definito il caso Parmalat il procuratore aggiunto Francesco Greco, e tenendo conto "della particolare gravità del reato di aggiotaggio" e dell'"enorme danno" causato ai piccoli azionisti erano state chieste pene severe: 13 anni di carcere per Tanzi, 3 anni e mezzo per Giovanni Bonici, ex responsabile di Parmalat Venezuela; 5 anni per Paolo Sciumè e Luciano Silingardi e 4 anni per Enrico Baracchini, ex consiglieri indipendenti; 6 anni per Luca Sala, 5 anni per Luis Moncada e 3 anni e mezzo per Antonio Luzi, ex dipendenti di BofA e definiti da Greco "giocatori d'azzardo con le carte truccate". Riguardo a Italaudit la richiesta era stata di 300 mila euro di pena pecuniaria e confisca di 600 mila euro.

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