Società e Costume
Venerdì 30 Luglio 2010
Da ora le protesi al seno
vietate alle minorenni
No per legge all'aumento della taglia per le under 18. Ma la corsa al bisturi non si ferma: una donna su tre non si pace e il 17% delle minorenni non è soddisfatta del proprio seno
ROMA - E' legge lo stop alle protesi al seno per le minorenni, se fatte a fini puramente estetici. Il consiglio dei Ministri ha approvato oggi il disegno di legge che istituisce il registro nazionale e quelli regionali delle protesi mammarie e, soprattutto, "stoppa" le protesi al seno per le minorenni con finalità estetiche, disponendo obblighi informativi alle pazienti che si sottopongono agli interventi.
Di fatto, almeno secondo i sondaggi, una italiana su tre non si piace e il 17% delle minorenni non è soddisfatta del proprio seno. I dati, gli ultimi disponibili, sono quelli di un sondaggio della Swg: insoddisfatte soprattutto le casalinghe, al 56%, e i ritocchi più desiderati sono quelli a seno, gambe e pancia. Il seno prosperoso resta dunque il sogno di molte donne: il 49% è convinta che ciò aumenti, oltre agli sguardi maschili, l'autostima di sé. Quanto alle minorenni, il 17% non è soddisfatta del proprio seno, seppure in divenire. Secondo stime non ufficiali sono infatti circa 180mila gli italiani che, non sempre spinti da reali esigenze mediche, ogni anno ricorrono alla chirurgia estetica per la correzione di difetti fisici e di questi 25mila riguardano interventi di mastoplastica correttiva.
Eppure il 60% delle donne intervistate ammette di non avere sufficienti conoscenze sugli impianti di protesi mammaria, e solo una donna su quattro che si sottoporrebbe ad intervento di tipo estetico, dichiara di conoscerne tutti gli aspetti. Il 23% ritiene che non vi siano limiti di età per sottoporsi ad un intervento estetico. Sebbene siano tutte consapevoli dell'esistenza di rischi, mediamente 1 su 5 ritiene che siano comunque trascurabili.
Inoltre, di fronte ad una serie di possibili pericoli, mediamente 1 su 4 non è stata in grado di rispondere: ad esempio il 31% non conosce la durata massima di una protesi, il rischio di maggior incidenza di tumori è per il 43% una falsa preoccupazione; la rottura della protesi è - con il 63% - il rischio più temuto; i problemi nell'allattamento sono ritenuti una falsa preoccupazione dal 27% delle intervistate con punte del 33% tra le over 35; fortemente sottovalutate le possibili difficoltà posturali e di movimento.
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