Società e Costume
Giovedì 12 Agosto 2010
Da Oriente il batterio imbattibile
Può essere l'arma "perfetta"
Una rivista lancia un allarme su un gene che arriva da Oriente il quale ha in sè un enzima che resiste a tutti gli antibiotici conosciuti. Se si combinasse con i batteri di malattie letali potrebbe rappresentare una minaccia per la salute mondiale
Questo timore sembra sia vicino ad avverarsi, secondo notizie allarmanti che giungono dalla Gran Bretagna. La rivista scientifica "Lancet Infectious Diseases" riferisce che un gene importato nel paese da alcuni pazienti che hanno subìto interventi chirurgici all'estero, in particolare India e Pakistan, potrebbe mettere a rischio l'intero sistema degli antibiotici, dato che nessuno di quelli esistenti o attualmente in fase di sviluppo sembrano completamente efficaci nell'eliminarlo.
L'enzima in questione è un gene battezzato New Delhi-metallo-1 (Ndm-1). Innestandosi nel Dna di batteri altrimenti innocui o scarsamente patogeni, come l'Escherichia coli, un batterio molto comune nell'apparato digerente, li ha resi resistenti a tutti gli antibiotici conosciuti, eccetto (per ora) due. Il timore è che possa associarsi ad altri batteri molto più pericolosi, come quelli che provocano malattie quali antrace, tubercolosi, tifo, salmonellosi, scarlattina e così via, rendendoli praticamente invulnerabili.
"Lancet" (considerata la più seria rivista medica del mondo), ha lanciato l'allame: "La possibilità che si prospetti un problema di salute pubblica in tutto il mondo è concreta: serve un sistema coordinato di controllo internazionale. La diffusione potrebbe essere fermata con semplici accorgimenti igienici per gli ospedali, come la disinfezione degli strumenti e l'uso di saponi antibatterici per medici e infermiere, ma è importante che l'espansione di questi super batteri sia monitorata attentamente".
Facile a dirsi, meno a farsi, visto che il gene Ndm-1 si è manifestato in zone del mondo non precisamente famose per i criteri igienici.
Ma c'è un altro timore all'orizzonte. Fra le malattie di origine batterica sopra menzionare c'è l'antrace, provocata da uno dei microrganismi più studiati (e utilizzati) per creare armi batteriologiche. Le terapie sono già difficili con i mezzi esistenti, figuriamoci di fronte a un agente patogeno inattaccabile. Molti paesi ne hanno sviluppato in segreto armi batteriologiche basate su agenti patogeni micidiali, poi in seguito ad accordi internazionali le hanno bandite e hanno assicurato di aver distrutto le relative riserve.
Ma nessuno ci crede: di fatto, i controlli sono impossibili perché basta il quantitativo di batteri racchiuso in una provetta per dare origine a nuove colture che si moltiplicano con velocità prodigiosa. Una grave tentazione, specie per quei paesi che si fanno pochi scrupoli.
Realizzare una coltura di batteri invulnerabili grazie al gene Ndm-1 richiederebbe mezzi e competenze molto meno sofisticate di quelle necessarie per fabbricare una bomba atomica. Per di più per portare "l'ordigno" a destinazione, non è necessario un missile intercontinentale: basta una bottiglia ben tappata.
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