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Domenica 01 Febbraio 2009
D'Alessandro non resterà senza poltrona
Se sarà costretto a lasciare la giunta, ha un futuro pressoché assicurato in Acsm-Agam: il suo nome compare ufficialmente nelle candidature per il cda della multiutility depositate dal sindaco Bruni
Stando ai patti parasociali della nuova società quotata in borsa (nata dalla fusione di Acsm Como e Agam Monza) al sindaco di Como spetta la nomina di tre dei dieci membri del cda. Insieme al nome di D’Alessandro il sindaco ha espresso anche quelli di Paolo Lanzara (An) e di Federico Terraneo (Lega Nord), più Paolo Bortolotti (FI) che però è consigliere di riserva. Per Lanzara, riconosciuto da tutti come uomo dalle abili capacità manageriali, si tratta di fatto di una riconferma. Nuova, invece, per Acsm la figura di Federico Terraneo, giovane imprenditore del Canturino appartenente alla corrente lumbard.
Un’altra riconferma è quella dell’attuale amministratore delegato, Silvio Bosetti, nominato dalla società A2A che detiene il 21,9% delle azioni Acsm-Agam. Mentre il vicepresidente indicato dal Comune di Monza è Roberto Colombo.
Vi sono poi due candidati nella cosiddetta lista di minoranza presentata dal Comune di Cantù e dalla Canturina Servizi. Si tratta di due leghisti. Una è Paola Sala, anche lei già membro del cda; l’altro è Giorgio Masocco, ex capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Cantù (fu tra i firmatari di un documento contro il sindaco Tiziana Sala, che portò all’espulsione dalla Lega e alla sfiducia del presidente del consiglio Luca Delfinetti).
Con D’Alessandro a capo di Acsm-Agam, al sindaco non resta che riequilibrare le forze dando due assessorati alla corrente liberal che ha sempre visto in Giorgio Pozzi (scalzato da D’Alessandro) un punto di riferimento. Lunedì, al massimo martedì, sarà definito il cambio della guardia in giunta. Quello che hanno sempre chiesto il coordinatore cittadino di Forza Italia, Stefano Rudilosso, e il capogruppo Pasquale Buono, è di vedere Rallo all’Urbanistica. Soluzione possibile, ma non scontata. Il sindaco potrebbe anche scegliere di mantenere lui questa delega. Solo negli ultimi due giorni è cominciato a circolare, invece, il nome di Ezia Molinari (attuale consigliera azzurra) che potrebbe prendere il posto di Anna Veronelli alle Pari opportunità e all’Istruzione.
Chi in questi giorni non se la passa benissimo è proprio la Veronelli. Avere sentito circolare il suo nome tra i probabili “sfilati” dalla giunta non le ha fatto piacere. Ma lei stessa cerca l’ottimismo: “Non capisco perché si fanno sempre gli stessi ragionamenti sulle donne in politica. Se arriva una nuova donna, ce ne deve essere una che se ne va. E poi c’è sempre questo luogo comune secondo il quale una donna può ricoprire solo l’Istruzione o le Pari opportunità”.
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