Dalla casa all’auto
Com’è cambiato il costo della vita

Come è cambiato il potere di acquisto delle famiglie comasche negli ultimi centocinquant’anni? A quanto corrispondono, per esempio, le 140 lire che servivano, nel 1973, ad acquistare un biglietto extraurbano del bus per Cernobbio? O i nove miliardi che il Milan spese, nel 1988, per acquistare Stefano Borgonovo, stella del Como? O ancora le 125 lire di un litro di buon vino all’inizio nel 1950? Quattro anni dopo la pubblicazione di una inchiesta curata dall’ufficio Statistiche del Comune sulla spesa in città nel 1954 (quando, per la cronaca, un panetto di burro costava 1166 lire, pari a circa sei euro odierni), anche l’Istat fornisce la chiave per consentirci di leggere, rileggere e soppesare prezzi e stipendi dal 1861 ai giorni nostri, in qualche caso traendo anche informazioni interessanti. Si tratta dei cosiddetti coefficienti di rivalutazione monetaria, disponibili al sito www.istat.it.

Le case, per esempio. Negli ultimi quarant’anni i prezzi sono più che raddoppiati. A Como, nel 1972, un appartamento di 150 metri quadri in zona semicentrale costava 93mila lire al metro quadro, cioè circa 24 milioni. Moltiplicati per il coefficiente di quell’anno (14,4641), corrispondono a circa 347 milioni di lire, pari a 179mila euro attuali, cifra con la quale oggi si comprerebbe un appartamento di gran lunga più piccolo. Nel 1967, nelle campagne dell’Olgiatese, una abitazione indipendente di due piani con giardino costava 13 milioni di lire, anche in questo caso per 150 metri quadri di superficie calpestabile. Il coefficiente per quell’anno è 17.5504. Significa che, al costo attuale, i 13 milioni diventerebbero 228, cioé 117.832 euro, che sul mercato immobiliare attuale rappresenterebbero un discreto affare. Consistente anche il "caro-automobili". Anno 1967:una Fiat «500» costava, listino alla mano, 505mila lire, cioè 8. 862. 952 che nel 2009 coincidono a 4577 euro. Tre milioni e 200mila lire era il prezzo di una Fiat 131 nel 1976, che oggi sarebbero 13.281 euro.