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Martedì 31 Marzo 2009
Delitto di via Milano, chiesto il processo per il killer latitante
Nessuna traccia di uno degli assassini del commerciante, ma la procura lo manda davanti al giudice
L’interpol, in costante contatto con gli uomini della squadra mobile della questura di Como, da oltre un anno dà la caccia a Gherghele. Le ultime notizie davano il giovane romeno libero in giro per la Germania, ma a dispetto di una diffusione capillare dell’unica fotografia esistente del sospettato e dell’ordine di arresto, la polizia tedesca non è mai riuscita a rintracciarlo. E così l’udienza preliminare a suo carico dovrà essere celebrata in contumacia.
Ad aggredire e picchiare fino alla morte nel suo appartamento di via Milano il titolare di un negozio di abbigliamento, proprio sotto casa, secondo l’accusa furono tre persone, tutte di nazionalità rumena. Uno dei presunti killer, Petre Covaci, 25 anni, nell’ottobre del 2007 era stato condanna a sedici anni di carcere, con rito abbreviato, dal giudice delle udienze preliminari Valeria Costi. Covaci era stato fermato, su mandato di cattura internazionale chiesto dal pubblico ministero Mariano Fadda, un anno prima in Ungheria. Covaci, Gherghele e un loro complice mai identificato, secondo gli investigatori lariani sarebbero entrati nell’appartamento di via Milano dov’era Rizzo e lo hanno picchiato per costringerlo a rivelargli dove fosse la cassaforte. Lo sventurato commerciante era quindi stato lasciato sul divano privo di sensi, seppure ancora vivo. Ma i tre, ne sono convinti i poliziotti, nel momento in cui fuggirono sapevano di aver commesso un fatto grave. Le indagini presero il via dopo che gli inquirenti misero sotto torchio un altro giovane rumeno, Gabriel Nastase, il quale prima aveva depistato la polizia dicendo di aver partecipato al delitto e indicando quali complici persone che in realtà mai avevano preso parte all’assalto killer (dichiarazioni che gli sono costate un patteggiamento per calunnia e autocalunnia), quindi aveva fatto anche un nome risultato effettivamente coinvolto: quello di Covaci. Da lui è stato poi identificato Gherghele, tuttora latitante. Mentre il terzo assassino è sempre rimasto sconosciuto.
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