Homepage
Sabato 04 Aprile 2009
Depresso perché senza lavoro:
sua la quinta strage americana
La strage di Binghamton, nello Stato di New York e nella quale sono morte 13 persone, è stata compiuta da un immigrato disperato per aver perso il posto di lavoro. E' la quinta sparatoria del genere in un mese negli Usa
Il particolare è emerso dai poliziotti che stanno indagando sul caso, mentre la polizia federale (Fbi) ha escluso che si tratti di un attacco terrorista. L'Fbi non ha trovato alcuna prova che colleghi l'autore dell'attacco a dei terroristi". Il riferimento è a Baitullah Mehsud, un pachistano che si è autodefinito come capo dei talebani del Pakistan legati ad Al-Qaeda e che aveva rivendicato la strage come opera dei suoi uomini.
Secondo il maggiore della polizia Joseph Zikuski, alcune persone avevano "disprezzato e maltrattato" l'autore della strage per il suo cattivo inglese. E anche il maggiore Matthew Ryan, in dichiarazioni all'emittente televisiva Abc nel programma 'Good Morning America', ha confermato che l'uomo "aveva perso il lavoro di recente" e per questo era fuori di sé.
L'uomo è stato identificato come Jiverly Voong, di Johnson City (Stato di New York): aveva 42 anni e le pistole con cui ha compiuto la strage erano registrate a nome di Jiverly Wong, altro nome da lui utilizzato.
Il massacro ha avuto luogo in un centro dell'American Civic Association: entrando, Voong ha sparato a due centraliniste uccidendone una sul colpo e si è poi accanito su 12 immigrati che assistevano a lezioni di inglese e di "cittadinanza" all'interno del centro.
L'eroe di Binghamton, in questa giornata di terrore, è stata l'altra centralinista, che nonostante una ferita all'addome ha finto di essere morta, si è buttata sotto la scrivania e ha chiamato la polizia, con cui è stata al telefono 90 minuti fornendo informazioni in diretta.
Oltre alle 13 persone morte, altre quattro sono state gravemente ferite e 37 si sono salvate: di queste, 26 si erano nascoste per ore in una cantina mentre la polizia cercava di scoprire se l'omicida fosse morto o si fosse barricato nel centro con gli ostaggi.
Si è trattato della quinta strage con armi da fuoco negli Stati uniti nell'ultimo mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA