Società e Costume
Giovedì 21 Giugno 2012
Design: è nata a Milano
la presa elettrica a scomparsa
Un prodotto che "rivoluzionerà il mercato", grazie a un'idea che dimostra come "il design veste l'intuizione". L'architetto Aldo Cibic, una delle firme del design made in Italy, ha definito così la nuova presa "a scomparsa" Hide, lanciata dall'azienda milanese 4Box. Una linea di prodotti innovativa sia per estetica che per tecnologia, presentata a Milano, che coniuga "praticità, design e sicurezza in casa"
Una linea di prodotti innovativa sia per estetica che per tecnologia, presentata a Milano, che coniuga "praticità, design e sicurezza in casa". La scatola elettrica - che può essere installata al posto delle vecchie prese - grazie a uno sportellino scorrevole si mimetizza nel muro e nasconde le spine eliminando il problema dell'ingombro. Hide è nata dal lavoro di un team di 'inventorì, che si è posto il problema di come rivoluzionare un prodotto nato nei primi anni del '900, di pari passo con la diffusione dell'energia elettrica. E di trasformare in un oggetto di design un prodotto antiestetico ma indispensabile per illuminare le case e far funzionare gli elettrodomestici. Così l'ingegnere Giorgio Rende ha inventato la scatola Hide, con la collaborazione del collega Francesco Bruno e dell'architetto Pietro Malanca, che l'ha resa compatibile con le spine già esistenti.
«Per 108 anni la spina elettrica è sempre stata la stessa, oggi invece finalmente riesce a soddisfare un bisogno sentito - ha spiegato Arturo Jossa Fasano, amministratore delegato di 4Box -. Il nostro obiettivo è quello di entrare nelle case degli italiani aiutandoli a risolvere i problemi di spazio e di arredo a costi contenuti». La presa è composta da una base incamerata nella parete, dove si inseriscono le spine, e da una slide piatta, che riveste l'attacco dei fili elettrici e sporge di nove millimetri dal muro. Basta un gesto per fare scorrere il pannello di plastica e coprire completamente le spine. Sono a disposizione diversi colori, da abbinare alla tinta del muro o degli elettrodomestici per ridurre l'impatto visivo, con la possibilità di ricoprire la presa con carta da parati, vetro o stoffa. Alla presentazione ha partecipato anche l'architetto Aldo Cibic, rimasto «affascinato da questa idea». «Tanto che - ha spiegato - mi sono chiesto perchè non l'ho avuta io».
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