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Giovedì 22 Gennaio 2009
Divisi alla meta sulla mostra
Per appena 120mila euro
Emendamento di Bruni e dei ciellini, Lega, An e Gervasoni. Il sindaco: «Si farà al 90%»
Contributo ridotto da 400 a 280mila euro. Il capogruppo Udc: «Ricordiamo la Ticosa...»
Nel consiglio comunale di ieri sera è stato presentato un emendamento alla delibera d'indirizzo che il gruppo dei 10 consiglieri liberal di Forza Italia insieme a Luigi Bottone (Udc) hanno presentato per stanziare 400mila euro per ciascuna delle prossime tre rassegne di Villa Olmo, compresa quella del 2009 sugli artisti russi. L'emendamento chiede di ridimensionare il finanziamento da stanziare e abbassarlo alla cifra di 280mila euro, cioè 120mila in meno di quanto l'assessore alla Cultura, Sergio Gaddi, ritiene necessario per garantire la continuità delle mostre. A firmare il documento che falcia il finanziamento sono stati il gruppo compatto di An, due consiglieri su tre della Lega Nord (Ajani e Martinelli, mentre Lionetti non ha firmato), i 4 forzisti ciellini e persino il sindaco Stefano Bruni che alla vigilia della seduta ha dichiarato che “prima credevo che le probabilità di fare le mostre fossero intorno al 20-30%, ora credo siano intorno al 90%”. Ma per averne la certezza occorre che l'emendamento proposto sia condiviso. Per saperne di più bisogna aspettare lunedì prossimo, quando la riprenderà la discussione. Infatti, la seduta di ieri si è conclusa senza alcuna votazione.
Anche nell'opposizione c'è divergenza di vedute sull'opportunità di consentire o meno le mostre. Per Donato Supino (Prc) “in un momento economico di crisi non si devono spendere soldi per le rassegne, e io non le voterò solo per accelerare la spaccatura nella maggioranza, tanto troveranno comunque un accordo con un posto in Acsm o un posto in giunta”.
Di fuoco è stato l'intervento di Bottone. Sebbene sieda in maggioranza nell'unico posto Udc, il suo è stato un intervento degno del più acerrimo nemico di Bruni: “Sindaco, quanti soldi abbiamo speso per il suo staff? Per il capo di gabinetto? Per il giornalino comunale? Ma poi se si fa una cosa per il bene della città, ecco che non va bene. Si dice no a 400mila euro, ma non si dice nulla sui 14 milioni di mancati incassi per la vendita della Ticosa”. Bottone poi, avendo appreso dell'emendamento che An, Lega, il sindaco e i suoi fedeli (Quagelli, Airoldi, Lombardi e Caprile) avevano intenzione di presentare, ha chiesto chiaro e tondo: “Su quali basi viene proposta la cifra di 280mila euro? Gaddi ha saputo argomentare la richiesta di 400mila euro e ha dimostrato perché questa è la cifra necessaria per fare le mostre”.
L'assessore Gaddi è stato destinatario di numerose richieste di chiarimenti. Una di queste riguarda i contributi degli sposor. Mario Molteni di Lista per Como ha chiesto “quali contributi sono già sicuri, con accordi messi nero su bianco con gli sponsor”. Gaddi ha risposto: “Nero su bianco non c'è nulla, bisogna aspettare di chiudere gli accordi con i prestatori delle opere. Ma è sempre stato così anche per le passate mostre. Gli sponsor, comunque, hanno sempre onorato gli impegni presi ufficiosamente, che al momento per la mostra 2009 sono di 372mila”. Ma Bruno Saladino (Pd) ha posto il problema della gestione personalistica delle mostre “Cosa ne sarà delle rassegne se Gaddi dovesse andare a Roma o se dovesse scegliere un'altra strada? Occorre costruire l'eredità di Gaddi: una squadra in grado di fare tesoro dell'esperienza di questi anni”.
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