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Giovedì 29 Gennaio 2009
Donne in carriera al corso anti stupro
Anche un architetto e due attrici all’iniziativa della Circoscrizione Sette. «Como di notte fa paura»
Come ha sottolineato la vicepresidente, Leila Califano, la circoscrizione aveva già organizzato, con successo, corsi del genere nel 2003 e nel 2004, ma a Como se ne sente proprio tanto il bisogno? Va tenuto in conto che proprio in questo periodo, anche alcune scuole superiori hanno organizzato corsi di autodifesa femminile: «A Como, di notte, io non vado in giro tranquilla - replica la vicepresidente - con le altre consigliere, avevamo chiesto di entrare in centro in automobile e parcheggiare appena qui fuori, in occasione dei consigli che si svolgono in ore notturne. Permesso negato. Ma io continuo a non fidarmi: troppi angoli bui, in questa città». Il presidente, Massimo Mascetti, ha affermato che il corso prevede anche elementi di psicologia e non solo addestramento sulle reazioni fisiche da mettere in atto. L’istruttore, che lavora anche con le forze dell’ordine, è Corrado Vella, assistito da Emanuele Curioni e nella prima lezione, ieri, ha dispensato consigli ed ha mostrato una gamma di tecniche che richiedono allenamento, sangue freddo, più che forza fisica, conoscenza dell’avversario, anche se è uno sconosciuto: anche il peggiore delle bestie può essere neutralizzato, stando alle prime pratiche dimostrate. Ma Vella ha posto l’accento sulla prevenzione e sulla fiducia: sono molteplici le possibilità di reagire e difendersi, alcune impensabili, il modo sempre risoluto, attacco contro attacco.
«I recenti fatti di cronaca mi hanno convinta a partecipare a questo corso - spiega Isa Somaschini, architetto - Come sono capitati a Roma, a Guidonia o da altre parti, possono capitare anche qui, anche a noi. Dobbiamo imparare a difenderci, non solo da aggressioni a stampo sessuale, ma anche da scippi o borseggi. Bisogna sempre tenere gli occhi ben aperti». Nelle scuole, come ha riferito ieri l’istruttore, su trenta ragazze, sei-sette dicono di aver subìto tentativi di violenza sessuale e non si tratta solo di “manomorta” sull’autobus, che pur rientra nella fattispecie.
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