Droga nei boschi, la guerra di Olgiate
«Più agenti per fermare lo spaccio»

Parlano i vigili mentre continua il via vai a Baragiola e in via Repubblica

Droga, “take away” dello spaccio nelle aree boschive e periferiche del territorio comunale, ma anche zone di consumo. Fenomeni da contrastare, ma niente allarmismi.

L’invito del comandante della polizia locale, Mario Fioravanti: «Non va alimentata la paura di queste situazioni. Sono presenti sul nostro territorio, ma sono circoscritte e possono essere controllate. Per ora, mi risulta che nessuno sia stato aggredito, derubato o rapinato da persone che spacciano o consumano droga anche nei nostri boschi. Sappiamo dove c’è il problema, l’entità e possiamo contenerlo».

Intanto lo spaccio continua. La località Baragiola è tra le più colpite. Altrettanto frequentate da pusher e clienti la zona boschiva di via Repubblica e la località Bontocco, al confine con Gironico.

Mappatura ben presente alle forze dell’ordine, come conferma il comandante Fioravanti: «Sono zone tenute sotto controllo. Tutte le strutture di polizia operative sul territorio sanno dove sono i posti dello spaccio. Non stiamo andando alla cieca. Li conosciamo e li teniamo monitorati».

Il comandante Fioravanti assicura che, pur con un organico sottodimensionato, già adesso: «Nei nostri servizi di pattugliamento, i luoghi di spaccio e consumo di stupefacenti sono tenuti controllati. Per quanto il fenomeno nella nostra zona sia più presente di giorno che di sera, nei servizi serali che stiamo programmando i luoghi dello spaccio rientrano tra gli obiettivi da monitorare».

«Va implementato un servizio di polizia - conclude - Non abbiamo bisogno dell’esercito, ma che lo Stato permetta ai comandi di polizia locale di avere il personale che serve e parimenti che le altre forze dell’ordine abbiano gli uomini e mezzi necessari. Occorre anche un maggior coordinamento tra le risorse attive sul fronte della sicurezza».

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