Società e Costume
Sabato 31 Marzo 2012
Durante i periodi carestia
nascono più femmine
Uno studio americana ha rilevato che nei momenti di scarsità alimentare le donne tendono a mettere al mondo soprattutto femmine. La malnutrizione avrebbe conseguenze peggiori sul genere maschile e sulla relativa riproduzione
Lo sostiene uno studio pubblicato dalla rivista Proceedings of the Royal Society B secondo il quale in tempi di carestia è molto più probabile che le donne diano vita a bimbe femmine.
A determinare la preferenza sarebbe un motivo evoluzionistico, legato al fatto che le femmine hanno più probabilità di trasmettere il Dna alla propria discendenza. L'analisi dei ricercatori del Queens College di New York è stata condotta sui dati di 300 mila donne cinesi che hanno partorito fra il 1929 e il 1982, un periodo che comprende anche la Grande Carestia degli anni '60.
Il rapporto fra i sessi è passato, spiega la ricerca, dai 109 bambini ogni 100 bambine dell'aprile 1960 ai 104 su 100 dell'ottobre 1963, circa due anni dopo l'inizio della carestia, e non è tornato ai livelli pre-crisi prima del luglio 1965: "Questa analisi - spiega Shige Song, uno degli autori - conferma l'ipotesi secondo cui le specie animali alterano il sesso della loro prole in risposta a condizioni ambientali. I maschi malnutriti hanno meno figli rispetto alle femmine malnutrite, quindi in un periodo di scarse risorse le donne dovrebbero secondo questa teoria dare vita a meno maschi".
Un fenomeno di questo tipo è stato osservato in altri animali, come i cervi, ma il meccanismo è ancora ignoto: "È possibile che gli spermatozoi che hanno il cromosoma y siano meno efficienti in condizioni di scarsa nutrizione" ha detto ancora l'esperta.
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