«È ingiusto pagare la tangenziale»

Il sindaco: «Maroni si era impegnato all’esenzione per il 2015, chiederò che mantenga la promessa»

Il sindaco Mario Lucini bolla come «sciocca» la decisione di far pagare, già dall’apertura prevista per il mese di giugno, il pedaggio sul tratto della tangenziale di Como, lungo appena 2.4 chilometri.

A Varese è stata prevista la gratuità per tutta la durata di Expo e lo stesso è stato fatto sulla tratta A (da Lomazzo a Cassano Magnago), entrambe aperte al traffico a fine gennaio. Como non solo si trova con i lavori in ritardo, ma anche con la beffa del pedaggio.

«Rimango a quello che aveva detto il Governatore Maroni - dice il sindaco - che si era impegnato, per il 2015, anche per fare in modo che i cittadini si abituassero alla nuova strada, a non mettere il pedaggio. A questo punto, e visto quello che sostiene Pedemontana, risentiremo la Regione. Personalmente conto che venga mantenuto l’impegno preso, anche perché una condizione diversa pregiudicherebbe il senso dei lavori fatti e i soldi spesi. Difficilmente, infatti, sarebbe utilizzata nella misura in cui merita».

Secondo il sindaco la necessità di non avere il pedaggio, non va vista soltanto come un modo per non creare discriminazioni tra Como e Varese. «Al di là di Varese, dove comunque non si paga - dice - sarebbe sciocco far pagare il pedaggio. Capisco il piano finanziario, ma non possiamo partire così».

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