Sono le eccellenze di Como: il tessile e l’arredo, che si uniscono per rendere irresistibili le case di tutto il pianeta. In questi giorni però a Cernobbio viene da chiamarle in un altro modo, di abbracciarle in un’unica definizione scolpita dal noto film: la grande bellezza. E i primi a riconoscerla, a inchinarsi e a spronarci anche ad accorgercene di più, ancora una volta sono gli stranieri.
Da lunedì si rinnova un incantesimo attorno a Villa Erba. Dai preparativi della fiera mondiale di Proposte a quelli per la rassegna dei disegnatori di Comocrea che è iniziata un giorno prima: già, c’erano persino visitatori che scalpitavano per essere presenti in anticipo rispetto all’inaugurazione. Non vedevano l’ora di entrare nel vivo dell’azione e poter scoprire ciò che Como aveva da raccontare, mostrare. Tra i più numerosi e intraprendenti si sono rivelati i cinesi: numerosi, appassionati e pronti a condividere l’eleganza che sprigionava dalle creazioni tessili lariane.
Così è stato anche nei momenti successivi e probabilmente lo sarà fino alla conclusione di questi eventi. Eppure, anche uscendo dagli spazi dell’esposizione, la magia in qualche modo prosegue. Ogni angolo di Cernobbio trasmette il fascino della fantasia e del talento lariani, che sa attirare altri designer, altre aziende anche dall’estero: l’importante è trovarsi dove si produce il meglio, perché quest’ultimo è contagioso e la vetrina è di sicuro successo. Sì, a Cernobbio ogni strada, ogni scorcio profuma di tessile e creatività. Quel tessile che viene celebrato nel pianeta perché veste anche le star, ma che sa ugualmente rendere unico un ambiente dove vivere. Lo stile di vita italiano, che qui viene confezionato ad arte.
Tessile e arredo sono appunto le eccellenze, i motori che insieme hanno prodotto la ricchezza e dato lavoro in questa terra negli anni, nei decenni: nonostante i tempi difficili non lasciati ancora completamente alle stelle, proseguono nella loro missione. Non da soli, perché ci sono altri settori chiave a cui si dà erroneamente minor riconoscimento. Tuttavia, sono quelli che conquistano a colpo sicuro, e costantemente, l’immaginario collettivo di ogni angolo del pianeta.
La magia ha però un ingrediente ulteriore, da cui non si può prescindere. Anche in questo caso, è importante ascoltare, prima di tutto chi viene da fuori per rendercene conto sul serio. Il visitatore o l’espositore straniero parla di qualità, della necessità di essere in questo luogo dove viene appunto messo in vetrina il meglio. Ma alla fine nessuno trascura di aggiungere l’espressione: «Poi questo lago....
L’altra eccellenza, quella per cui non si è sudato, perché si tratta di un dono. Anzi bisognerebbe sforzarsi di meritarsela un po’ di più, in tutto il territorio comasco, prendendosene cura come il gioiello che è.
Il lago diventa come lo specchio in cui si riflettono gli sforzi quotidiani di tanti imprenditori, dei loro collaboratori, dei designer, dei giovani che si stanno affacciando a questa professione. La cornice perfetta, si potrebbe dire, e invece in fondo è sbagliato.
Perché fa parte del quadro , del cuore dell’opera. Insieme tutto diventa, se non più facile, più prezioso e questo fa avvertire meno la fatica. Ecco perché è bello ammirare le meraviglie in fiera, come pure uscire in attimo. E ricordarselo, anche attraverso gli occhi degli altri, se i nostri sono distratti o - peggio - abituati.
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