Cronaca / Como città
Lunedì 28 Aprile 2014
Ecco la foto “comasca”
di Wojtyla e Pertini
L’ha scattata nel 1984 il fotografo Enzo Pifferi su un elicottero a Ciampino
Como
E’ andato in onda domenica su Rai Uno il film “Non avere paura - Un’amicizia con Papa Wojtyla”. È la storia del rapporto tra Giovanni Paolo II e il maestro di sci Luca Zani, nato nel 1981 sulla montagna dell’Adamello. La foto che pubblichiamo è un’immagine scattata dal comasco Enzo Pifferi. E ritrae la partenza in elicottero proprio per l’Adamello, nel 1984, di Giovanni Paolo II e dell’allora presidente della Repubblica, Sandro Pertini.
Così Pifferi ha ricordato per La Provincia la genesi di questo scatto.
“Quel giorno del 1984 il segretario generale Dott. Antonio Maccanico mi chiamò a rapporto nel suo ufficio al Quirinale. Mi disse che la mattina seguente sarei dovuto trovarmi molto presto alla residenza di Sandro Pertini in piazza Fontana di Trevi e salire su un’auto della sicurezza che seguiva il corteo del presidente. Così feci senza chiedere spiegazioni. Ero in Quirinale da quasi un anno per realizzare un libro proprio sul palazzo ed il presidente.
Impiegammo pochi minuti per arrivare all’aeroporto militare di Ciampino. Avevo di fianco a me due guardie della sicurezza, entrambe con armi pronte per qualunque evenienza: già li conoscevo per aver seguito Pertini nella sue visite di stato a Londra e Madrid. Chiesi loro cosa stesse succedendo e il perché di tanta segretezza ma nemmeno a loro era stato spiegato quale fosse la destinazione di questa corsa. Giunti a Ciampino mi fecero scendere e lì mi incontrai col ministro Iacobucci. Mi disse “Vede quell’elicottero? Salga, faccia solo una foto e poi scenda subito. Mi raccomando! Un solo scatto.” Salii la scaletta con tutta la curiosità che mi ero creato. Rimasi incredulo e meravigliato trovandomi dinnanzi il Santo Padre Giovanni Paolo II e il presidente Sandro Pertini. Cosa stessero facendo lo notai subito: il Papa sorseggiava un bicchiere d’acqua e il presidente si gustava un caffè. Ma dove fossero diretti lo seppi con certezza solo il giorno successivo. Avevo però intuito quasi subito che si trattava della fuga di due grandi amici. L’elicottero aveva preso il volo in direzione delle Alpi, verso le cime dell’Adamello”.
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