Elezioni di Aci Milano, stretta finale
Michele Nappi verso la presidenza

Monza - Allo stato dell'opera, l'unico in grado di poter ambire allo scranno di Corso Venezia sembra essere Michele Nappi. Membro del cda dimissionario che ha portato alla caduta di Pierlorenzo Zanchi, ma anche vicepresidente Sias. Nappi, cinquant'anni di Aci e forti legami con i club disseminati per tutta la Penisola. In picchiata sembrano invece le quotazioni dello stesso Peter Zanchi, lo storico rivale, che a conti fatti eviterebbe di bruciarsi in una partita che non ha certezza di poter vincere. Anche il nome di Luca Storelli, caldeggiato inizialmente da alcuni membri dell'ex An, pare essere già passato di moda. 
Illudersi però che la politica se ne resti semplicemente a guardare, preso atto della posizione di forza di Nappi, è pura utopia. Perché le scintille tra Nappi e il presidente della Provincia, Dario Allevi, hanno attizzato l'incendio in occasione della controversa conferenza stampa in cui la Sias ha presentato l'accordo con Bernie Ecclestone, per il rinnovo sino al 2016 del Gp d'Italia a Monza. Fuoco e fiamme divampate dinanzi a tutti e che hanno lasciato, anche agli occhi dell'opinione pubblica, un terreno bruciato difficile da camuffare. In questa tempesta, il diretto interessato, fa scudo del silenzio. "Perché", si limita ad accennare Nappi, "non voglio alimentare questo clima avvelenato in cui mi trovo molto male. Ci sono tante cose che mi danno il voltastomaco e di cui ne farei volentieri a meno. Si sta sostenendo di tutto e di più, soprattutto con lo strumento della calunnia. Non voglio che si possano strumentalizzare le parole, ma nei prossimi giorni si potrà parlare di cose importanti".

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