Elezioni politiche a Como
Partiti già al lavoro sui nomi
Volti noti e (poche) sorprese

Braga e Molteni cercano la conferma, incognite Butti e Guerra. Regione: Turba, Dotti, Maroni e Alberto Gaffuri. In corsa Livio e Furgoni

Non c’è la data delle elezioni, non è ufficiale nemmeno la suddivisione del territorio in collegi. Eppure i partiti sono già al lavoro sulle candidature per le Politiche e le Regionali (le due consultazioni potrebbero essere accorpate, in ogni caso si voterà tra marzo e maggio).

Chi cerca un posto in Parlamento punta a candidarsi in un collegio “sicuro” (tradotto: un collegio in cui batterà con ogni probabilità i candidati delle altre coalizioni) o perlomeno a conquistare il primo posto nel cosiddetto “listino” (in questo caso i seggi vengono assegnati in modo proporzionale in base ai voti ottenuti dai vari partiti, e si parte dal primo nome del listino). Nel Pd sarà ricandidata con ogni probabilità la deputata Chiara Braga, mentre è meno scontata una corsa di Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina, che ha già alle spalle diversi mandati. Sarà in lista il deputato della Lega Nicola Molteni (probabilmente nel collegio 6, quello di Cantù), ancora tutto da definire in Forza Italia (tra gli altri si fanno i nomi di Sergio Gaddi e Federica Bernardi). Potrebbe correre per Fratelli d’Italia Alessio Butti, già in Senato e oggi dirigente nazionale del partito.

Poche sorprese, insomma, in attesa delle decisioni dei vertici forzisiti. Qualche novità in più sul fronte delle Regionali, elezioni che faranno partire ancora una volta la caccia alle preferenze personali (si vota scrivendo sulla scheda il nome di un candidato, con le modifiche in arrivo si salirà probabilmente a due preferenze a patto di indicare almeno una donna). Nel centrodestra, che sostiene come presidente Roberto Maroni, correrà sotto le insegne di Forza Italia - salvo clamorose sorprese - Alessandro Fermi, sottosegretario uscente e in lizza per un assessorato. Per la lista - in totale saranno 6 i nomi - si parla anche di Maria Grazia Sassi. Tra gli uscenti sono pressoché certe le conferme di Francesco Dotti (Fratelli d’Italia) e Daniela Maroni (lista civica di Maroni), mentre non si ricandidano Dario Bianchi (Lega) e Luca Gaffuri (Pd). Quest’ultimo sarebbe tentato dal Parlamento ma è un’opzione ancora tutta da costruire. Nel Pd per le regionali si prospetta una sfida tra un esordiente come il sindaco di Albese con Cassano Alberto Gaffuri (renziano della prima ora) e la presidente della Provincia Maria Rita Livio.

Tra i papabili “dem” anche il sindaco di Cernobbio Paolo Furgoni - vicino a Luca Gaffuri, ma pesa il flop del referendum per la fusione - e l’ex assessore del capoluogo Savina Marelli, espressione dell’ala che fa riferimento al ministro Andrea Orlando. Curiosità per i comaschi che saranno nella lista civica del candidato presidente Giorgio Gori: il consigliere di Palazzo Cernezzi Maurizio Traglio, amico di Gori, avrebbe deciso di non farne parte. In casa Lega correrà probabilmente il segretario provinciale Fabrizio Turba, sindaco di Canzo.

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