Quando - Succede in Villa reale, da sabato 13 a lunedì 15 giugno, quando villa Mirabello sarà teatro del primo concorso interregionale di cucina organizzato da Witaly con Camera di commercio e patrocinio del Comune. Tre giorni per mettere a confronto non solo i migliori nuovi talenti della cucina, ma anche i prodotti del territorio e la riscoperta dei suoi vini. Un esperimento già collaudato dal cerimoniere della sfida tra lionesi e schiumarole, Luigi Cremona, giornalista ed enogastronomo. Dietro le quinte c'è Matteo Scibilia, ristoratore e patron dell'Osteria della buona condotta di Ornago, che ha ricevuto dalla Camera il compito di ritrovare un filo nella matassa sfilacciata della buona tavola brianzola.
Il consorzio - Un progetto che già passa dalla costituzione di “I cuochi di Lombardia”, il consorzio cooperativa lanciato da Scibilia stesso non più di un mese fa, con l'obiettivo di salvaguardare e promuovere la cucina regionale. “Il consorzio nasce per dare un’identità a un territorio ricco di storia artistica e culturale – aveva detto allora - ma non di meno per la storia enogastronomica. Già gli antichi romani e poi pian piano i celti, i longobardi, gli austriaci, i francesi, gli spagnoli e forse chissà chi altro ha attraversato, conquistato e trasformato questa terra, ognuno lasciando un pezzo della propria identità”.
La gara - La manifestazione si chiama Emerge e metterà a confronto giovani cuochi selezionati per ognuna delle macroregioni tratteggiate dall'organizzazione: la Lombardia, il Triveneto, il Piemonte con la Liguria e con la Valle d'Aosta, infine l'Emilia Romagna. Si confronteranno nei primi due giorni sabato e domenica, nelle cucine del Mirabello, e tra loro saranno scelti i quattro finalisti che nell'ultima giornata – lunedì 15 giugno – parteciperanno alla sfida finale. Ne resterà soltanto uno, il migliore, almeno secondo la giuria di esperti. Tutti i partecipanti sono stati selezionati da una quarantina di giornalisti delle regioni coinvolte.
Obiettivi - E poi? E poi uno sguardo più in là, fino all'Esposizione internazionale di Milano, perché secondo gli organizzatori questo e altri eventi “rappresentano il primo passo concreto nella lunga marcia che vedrà la Lombardia protagonista di primo piano, anche nel campo agroalimentare, all'Expo 2015”.
Massimiliano Rossin
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