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Sabato 31 Gennaio 2009
Emergenza truffe, la polizia alle banche:
«Difendete gli anziani»
Appello per aiutare i pensionati a non essere derubati
All’appello fatto ieri, unico nel suo genere, farà presto seguito una serie di incontro e, quantomeno, una lettera indirizzata a tutti gli sportelli bancari della città e alla direzione delle poste. Il capo di gabinetto della questura cittadina, Nunzio Trabace, ha voluto incontrare la stampa ieri mattina con un obiettivo chiaro: «Sensibilizzare tutti gli addetti agli sportelli postali e delle banche affinché prestino un’attenzione maggiore quando a loro si presenta una persona anziana. Soprattutto quando questa vuole effettuare prelievi di ingenti cifre di denaro».
La raccomandazione giunge dopo che, il giorno prima, l’accortezza e la sensibilità di un bancario della Carige di via Milano ha consentito di sventare un tentativo di truffa ai danni di un 79enne residente in città: «È bastato chiamare il 113 per evitare che un pensionato finisse per consegnare 6mila euro in contanti a un uomo che stava cercando di truffarlo».
Gli anziani sono le vittime preferite dei truffatori. E le modalità usate per portar via loro i soldi sono i più vari. Il truffatore è sempre una persona distinta. Spesso questi banditi lavorano in coppia. Cercano di comprarsi la fiducia delle vittime, magari anche studiando prima chi colpire, informandosi sul nome dei figli. Gli stratagemmi sono molteplici. Un esempio su tutti, fornito dalla polizia: un signore cerca un vecchio amico a cui dovrebbe consegnare del denaro relativo a un’eredità. Ferma una persona anziana per chiedere informazioni su quell’amico, ma nessuno sa niente finché un passante, complice del truffatore, si ferma e dice che quella persona è morta. L’unica soluzione è il notaio ma serve l’anticipo, ovviamente "spillato" all’anziano.
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