Cronaca
Venerdì 27 Novembre 2020
Erano in 38 al ristorante
Osnago, locale chiuso
Il provvedimento riguarda “La Ca’ di Matt”, con stop per cinque giorni e multa. Il titolare: siamo autorizzati
Chiuso dai carabinieri il ristorante Ca’ di Matt di Osnago. Mercoledì, nel corso dei controlli effettuati per il rispetto delle norme anti-Covid, i militari hanno infatti scoperto che, a mezzogiorno, nei locali del ristorante erano intenti a consumare il pranzo 38 avventori. I militari della stazione dei carabinieri di Merate, affiancati dai colleghi del nucleo dell’ispettorato del lavoro di Lecco, hanno quindi controllato il locale e nel corso degli accertamenti rilevato alcune irregolarità. In primo luogo, al titolare del ristorante, sono state contestate le violazioni sul mancato rispetto della normativa anti Covid-19. Si tratta della norma che permette la sola vendita dei piatti per asporto a meno di non avere stipulato apposite convenzioni con aziende e artigiani e quindi svolgere, nel rispetto del distanziamento, servizi mensa.
Per tale violazione, alla società titolare del ristorante è stata comminata una sanzione di 400 euro ed è stata inoltre disposta la chiusura del locale per cinque giorni. I militari hanno inoltre accertato l’impiego di un lavoratore “in nero” e la violazione di diverse disposizioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, sul conto dei 38 avventori trovati nel locale e individuati uno per uno, sono in corso ulteriori verifiche.
Da parte sua, il legale rappresentante del locale, Attilio Marchesi, si difende. «Da parte della prefettura e da parte del Comune di Osnago abbiamo documentazione che precisa che i ristoranti che hanno in essere convenzioni con aziende possono svolgere per i lavoratori di queste il servizio di mensa. Ed è quello che abbiamo fatto. Con le aziende del territorio, dove siamo presenti da oltre vent’anni, abbiamo in essere una settantina di convenzioni. Non capiamo il motivo della sanzione».
Per questo, Marchesi non esclude di potere fare ricorso contro la sanzione. «In questi giorni, approfondiremo quello che è accaduto e decideremo se procedere con un ricorso o meno. Di sicuro, nel momento in cui saranno trascorsi i cinque giorni di chiusura imposta, riapriremo e torneremo a fare quello che abbiamo fatto sino ad oggi». F. Alf.
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