Homepage / Como città
Martedì 05 Maggio 2009
Erano stati in Messico:
due studenti lasciati a casa
Febbre suina, allarme sempre alto: la decisione precauzionale presa dai genitori di due alunni della media Foscolo di Como
Una notizia questa che arriva in un momento di grande allarme per la diffusione del virus in molti paesi del mondo. Proprio ieri l’agenzia di stampa britannica Reuters ha riferito che i casi di influenza confermati al di fuori del Messico continuano a crescere e che le autorità affermano che ci vorrà ancora tempo per stabilire l’effettivo grado di pericolosità del virus. D’altro canto autorevoli voci si impegnano a far sì che sulla vicenda non si creino paure eccessive e incontrollate: come l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) che sempre ieri ha confermato un solo contagio in tutta Italia, rispetto ai due indicati dal Ministero della sanità, e come la maggioranza degli esperti che sono concordi nel ritenere che questo nuovo virus potrebbe non avere per la salute conseguenze più gravi della comune influenza. Tuttavia il senso di pericolo resta e mostra i suoi effetti anche in una piccola città come Como. Che l’intera vicenda, più che un allarme fondato, sia allarmismo in parte eccessivo e da ridimensionare? Ne è convinta la preside Cotta: «Penso che, sebbene, data la situazione, i genitori abbiano mostrato grande sensibilità nel lasciare i figli a casa, si abbia in generale una percezione distorta del reale rischio di contagio, troppo enfatizzato anche dai mass media: in realtà, per quello che ne sappiamo, questo virus potrebbe non essere più pericoloso delle tante forme influenzali presenti in Italia per le quali ogni anno si lanciano le campagne di vaccinazione per i bambini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA