Erba: «Basta soldi a Roma,
mentre i Comuni muoiono»
Matteo Redaelli, scandalizzato per il decreto Salva Roma scrive a Matteo Renzi
Una lettera per chiedere al premier Matteo Renzi di riservare anche a Erba lo stesso trattamento di favore di cui ha goduto la Capitale con il decreto salva Roma.
A scrivere è il presidente del consiglio comunale Matteo Redaelli, scottato dalla decisione del governo di rimettere in sesto il bilancio romano - anticipando trasferimenti degli anni futuri per evitare il default - mentre le altre città italiane cercano disperatamente di far quadrare i conti, senza aiuti pubblici.
«Abbiamo apprezzato - si legge nel testo - il suo programma sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici in deroga al patto di stabilità. Allo stesso tempo, però, siamo rimasti spiacevolmente sorpresi dall’emanazione del decreto salva Roma: tutti i Comuni hanno pesanti eredità sulle spalle, tutti i Comuni di ritrovano a dover erogare servizi con risorse ridotte all’osso».
Da qui la richiesta di mettere tutti sullo stesso piano, emanando insomma un decreto salva Comuni. Anche perché, annota Redaelli, «vista la sua esperienza da sindaco di Firenze conoscerà meglio di tutti noi le difficoltà che attraversano gli enti locali stretti fra patto di stabilità e tagli dei trasferimenti statali».
La lettera si conclude con un augurio di buon lavoro e un invito a vistare presto il territorio erbese.
«Ho spedito la lettera questa mattina - commenta Redaelli - semplicemente per ricordare al nuovo governo che non esistono Comuni di serie A e Comuni di serie B. Chi è sempre stato virtuoso, come noi, ha diritto ad essere aiutato al pari di città che non hanno i conti a posto». Si aspetta una risposta? «Lo vedremo. L’importante è che i Comuni facciano sentire la propria voce».
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