Un “ospite” inaspettato in Consiglio comunale nella serata di lunedì. Attilio Nacci, 55 anni, è entrato in aula indossando un cartello per denunciare la sua situazione di precarietà.
L’uomo, separato con un figlio, ha perso il lavoro ad aprile. Per anni aveva lavorato alla Tintoria Spreafico di Erba poi, due anni fa, con il trasferimento dell’azienda a Giussano, era entrato in mobilità. «Ho lavorato negli ultimi due anni come operaio socialmente utile per il Comune di Longone al Segrino - ha raccontato Nacci - Ora il mio lavoro lì è terminato e sono rimasto senza occupazione».
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