Esame Cremonese: il Como misura le sue ambizioni

Partita Oggi di ostacoli da affrontare e superare ce ne saranno di nuovi. Assenze importanti, un avversarii, che è ancora alla ricerca della sua identità

Alla domanda se trovasse qualche analogia tra il suo Como di oggi e qualche altra squadra vincente, Moreno Longo ha risposto di no. Ed è effettivamente così, questo Como sta costruendosi una sua identità, di gioco e caratteriale, che sta diventando un marchio di fabbrica esclusivo. E tanto ha fatto in questo senso, e probabilmente ancora farà, la sua capacità di cambiamento e di adattamento alle situazioni. Che si tratti di fattori esterni, come gli infortuni, o di episodi di campo, leggi espulsioni o gol subìti.

Oggi di ostacoli da affrontare e superare ce ne saranno di nuovi. Assenze importanti, un avversario, la Cremonese, che invece è ancora un po’ alla ricerca della sua identità ma che fuori casa non ha mai perso, e che è stato anche il primo a cambiare allenatore in una stagione in cui le panchine invece sembrano in generale molto più solide di un anno fa. Da Ballardini a Stroppa, mica robetta in quanto a esperienza. E questo può significare anche una difficoltà in più per Longo nello studio del suo avversario di turno.

Ma quello che il Como sta mostrando è la capacità di badare prima di tutto a se’ stesso che agli altri. Al proprio gioco, al proprio obiettivo, alla propria voglia di dimostrare le sue capacità.

Insieme a una sempre migliore padronanza dei mezzi a sua disposizione. E a una straordinaria partecipazione corale al risultato, nel gestirlo ma anche nel concretizzarlo. Quelle alchimie positive che o ci sono o non ci sono, e in queste ultime partite sono state così concrete da poterle davvero toccare con mano. Pur passando anche attraverso fasi di partita difficoltose, la sensazione di poter comunque risolvere i problemi non è mai venuta meno.

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