Fase 2: nuove regole,
ecco cosa si può fare

I cambiamenti previsti da lunedì. Ci sono ancora dubbi su come interpretare alcuni punti del decreto. Via libera alla spesa in un altro Comune e all’attività sportiva anche lontani da casa. Resta l’autocertificazione

Il decreto Conte sulla fase 2 dell’Italia si presta a interpretazioni e tante domande. Con l’aiuto di esperti, cerchiamo di riassumere cosa cambia concretamente a partire da lunedì prossimo nella quotidianità degli italiani.

Innanzitutto una premessa: il decreto non è un liberi tutti, anzi. Resta il divieto di spostarsi. Dal proprio Comune si può uscire solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e (novità) per incontrare i proprio “congiunti”, termine vago che in concreto vuol dire: parenti fino al sesto grado, fidanzanti e persone con cui si hanno relazioni stabili. Altra grande differenza la scomparsa del divieto di uscire dal Comune salvo motivi di emergenza reale, il che significa - tanto per fare un esempio - che sarà possibile, da lunedì, fare la spesa anche nel supermercato del comune accanto se lo vogliamo. Oppure sarà possibile andare sempre nel comune vicino per comprare una pizza da asporto o un gelato (altra novità: via libera al cibo da asporto, non più solo alle consegne a domicilio).

Passeggiate e corse

Altra importante novità scompare il “guinzaglio” dei 200 metri da casa oltre il quale, per evitare spostamenti eccessivi in una fase critica per i contagi, non era possibile andare neppure per fare quattro passi. Ora si può uscire di casa in bici e andare dove si vuole, purché da soli e comunque rispettando la distanza di 2 metri dalle altre persone. Allo stesso modo si può - sempre partendo da casa - andare a correre o a fare passeggiate da soli oppure in compagnia di un minore o di una persona con disabilità da accompagnare. Attenzione, però: non è possibile prendere la macchina e andare a fare sport nel comune vicino, perché - ad esempio - sul lungolago è più bello fare attività fisica anche se vivo lontano dal Lario. L’attività sportiva va fatta partendo da casa. Restano vietati gli sport di squadra e gli sport al chiuso. Avvertenza: se si passeggia la distanza minima da tenere dalle altre persone è di un metro, se si corre raddoppia.

Resta il divieto anche per le competizioni sportive, ma c’è un’apertura per chi fa sport individuali: possono ricominciare gli allenamenti, se in strutture all’aperto.

Cerimonie funebri

Altro tema controverso e dibattutto quello delle messe e dei funerali. Il governo ha ribadito il no alle funzioni religiose e alla riapertura delle chiese, ma ha detto sì ai funerali. O meglio: sì alle cerimonie funebri “con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Sulle seconde case, invece, si è in attesa di ulteriori chiarimenti. Nel decreto è stata tolta la dicitura: “vietato ogni spostamento in abitazioni diverse da quella principale”, ma alcune Regioni si sono affrettate a chiarire che resta il divieto di usarle. In attesa di chiarimenti, la sola cosa davvero certa è che nelle seconde case fuori dalla regione di residenza non si può andare.n 
P.Mor.

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